Klemmer Oldenburg




Cari amici, benvenuti nel mio mondo di Parole & Storie. Oggi, voglio raccontarvi una storia vera, la storia di un uomo che ha lasciato un segno indelebile nella mia vita, un uomo che è stato capace di stringere la mano a una parola e sussurrarle: "Seguimi, piccola. Ti porto a fare un viaggio".

Era un martedì mattina, come tutti gli altri, quando incontrai per la prima volta Klemmer Oldenburg. Io, semplice studente universitario, sedevo alla mia scrivania, immerso in un mare di libri e appunti, quando un mio compagno di corso mi porse un foglio di carta.

"Leggi questo", disse. "È un invito a un incontro con un famoso scrittore".

Restai di stucco. Un incontro con uno scrittore? Io? Ma ero solo un ragazzo alle prime armi con la scrittura! Tuttavia, una strana scintilla si accese dentro di me. Presi il foglio e lessi: "Incontro con Klemmer Oldenburg, Premio Nobel per la Letteratura".

Mi sentivo come se una porta si fosse aperta davanti a me, invitandomi a entrare in un mondo sconosciuto e meraviglioso. Non potevo lasciarmi sfuggire quell'opportunità.

Così, con il cuore in gola, andai all'incontro. Era in una piccola sala, gremita di persone. Klemmer Oldenburg era seduto su una sedia, con in mano un libro. Mi avvicinai e lo salutai. Alzò lo sguardo verso di me e sorrise.

"Allora, sei tu il giovane scrittore in erba?", mi chiese.

Arrossii e balbettai qualcosa. Lui rise e aprì il libro, leggendo un passo che mi colpì come una freccia al cuore.

"Le parole sono porte che si aprono su mondi sconosciuti. Sceglile con cura, giovane scrittore. Perché le parole hanno il potere di cambiare il mondo".

In quel momento, capii che scrivere non era solo mettere insieme lettere. Era un'arte, una magia. Era il potere di creare bellezza, di evocare emozioni, di cambiare il mondo.

Klemmer Oldenburg divenne il mio mentore, il mio faro nel mondo della scrittura. Mi insegnò l'importanza della chiarezza, dell'immaginazione e della perseveranza. Mi incoraggiò a seguire i miei sogni, anche quando sembravano irraggiungibili.

Oggi, sono uno scrittore professionista e devo tutto a Klemmer Oldenburg. Mi ha insegnato che la scrittura non è solo un mestiere, ma una vocazione, un modo per connettersi con il mondo e fare la differenza.

Grazie, Klemmer. Grazie per avermi mostrato il potere delle parole. Grazie per avermi fatto credere in me stesso.

E a tutti voi, miei cari lettori, non dimenticate mai: Le parole sono porte che si aprono su mondi sconosciuti. Sceglietele con cura, perché hanno il potere di cambiare il vostro mondo.