La storia della mia febbre




Non sono mai stato uno di quelli che amano ammalarsi. In effetti, ho sempre pensato che fosse una specie di debolezza. Ma poi ho preso la febbre.

Tutto è iniziato con un leggero mal di testa. Poi sono arrivati i brividi, i dolori e gli starnuti. Pensavo di poterlo combattere, ma la febbre continuava ad aumentare.

Dopo un paio di giorni, ero così malato che non riuscivo ad alzarmi dal letto. La febbre era salita a 39,5 e mi sentivo come se fossi in un sogno.

Ero sdraiato lì, a sudare e a tremare, e non riuscivo a pensare ad altro che alla febbre. Pensavo a quanto fosse calda e quanto mi stesse facendo male.

Poi, ho iniziato a pensare alle altre volte che ero stato malato. Ho pensato a quando ero bambino e avevo il morbillo. Ho pensato a quando avevo vent'anni e ho avuto l'influenza. Ma niente era mai stato così male come questa febbre.

Non sapevo quanto tempo fosse passato quando ho sentito la porta aprirsi. Mia madre era lì, con un panno fresco per la mia fronte.

"Come ti senti, tesoro?", mi ha chiesto.

"Male", ho detto. "Mi sento davvero male".

Lei mi ha sorriso e mi ha detto: "Andrà tutto bene. Ti farò sentire meglio".

E lo ha fatto. Mi ha dato un po' di medicina e mi ha asciugato il sudore. Mi ha cantato una canzone e mi ha raccontato una storia.

Piano piano, la febbre ha iniziato a scendere. Mi sono sentito meglio e ho dormito un po'. Quando mi sono svegliato, mi sentivo molto meglio.

Mia madre era ancora lì, seduta accanto a me. Mi ha sorriso e mi ha detto: "Sono contenta che tu ti senta meglio".

"Anch'io", ho detto. "Grazie".

La febbre era sparita, ma la lezione che avevo imparato resterà con me per sempre. Ho imparato che non è una debolezza ammalarsi. È semplicemente qualcosa che accade. E quando succede, è bello sapere che ci sono persone che si prendono cura di te.

Quindi, se mai dovessi avere la febbre, non sentirti male. Basta sdraiarti e goderti il viaggio. E non dimenticare di ringraziare tua madre per essersi presa cura di te.