Aveva un dono raro, Milva, quello di interpretare le canzoni con un'intensità che sembrava scolpire le note nell'anima.
La sua voce, roca e profonda, era come un fiume in piena, che travolgeva con la sua forza e la sua dolcezza. Sapeva dare corpo alle parole, renderle vive, farle vibrare nell'aria come ali di farfalla.
Nata a Goro, in provincia di Ferrara, il 17 luglio 1939, il suo vero nome era Ilvia Maria Biolcati. Ma tutti la conoscevamo come Milva, la donna che ha saputo trasformarsi in mille volti, interpretando con maestria brani di ogni genere, dalla musica leggera alla lirica.
Il suo esordio nel mondo della musica avvenne a soli 17 anni, quando vinse un concorso canoro a Sanremo. Da quel momento, la sua carriera fu un crescendo di successi. Partecipò più volte al Festival di Sanremo, vincendo nel 1968 con la canzone "Canzone".
Ma la sua fama varcò i confini italiani quando interpretò "La Bohème" di Charles Aznavour, un brano che divenne uno dei suoi cavalli di battaglia. Negli anni '70 e '80, Milva conquistò anche il pubblico internazionale, esibendosi nei più prestigiosi teatri del mondo.
La sua voce era un dono divino, ma anche uno strumento che Milva usava per comunicare con il pubblico, per trasmettere emozioni, per raccontare storie.
Non era solo una cantante, ma un'artista a tutto tondo, una donna che ha lasciato un'impronta indelebile nella cultura musicale del nostro Paese.
Milva se n'è andata il 23 aprile 2021, all'età di 83 anni, ma la sua voce continua a risuonare nelle nostre orecchie, a farci sognare, a toccarci l'anima.
Grazie, Milva, per tutto ciò che ci hai donato.
La voce di un'anima