Le avventure di una ragazza nata in un giorno sfortunato




Ciao a tutti, mi chiamo Sabrina e sono nata il venerdì 17.
Questa cosa, come potrete immaginare, non mi ha portato molta fortuna.
Fin da piccola, infatti, mi trovavo sempre nel posto sbagliato al momento sbagliato.
Ricordo una volta in cui stavo andando a scuola e ho incontrato un cane randagio.
Il cane era piuttosto grosso e spaventoso, ma io non mi sono fatta intimidire e ho cercato di accarezzarlo.
Risultato? Mi ha morso!
Un'altra volta, stavo partecipando a una gara di corsa e stavo per vincere.
All'improvviso, sono inciampata su un sasso e sono caduta rovinosamente.
Ho perso la gara e mi sono fatta un bel bernoccolo sulla fronte.
Insomma, la mia vita è sempre stata un susseguirsi di sfortune.
Ma sapete una cosa? Non mi sono mai arresa.
Ho imparato a ridere di me stessa e delle mie disavventure.
E soprattutto, ho imparato che la fortuna è solo una questione di prospettiva.
Perché, anche se la vita mi ha riservato tante botte di sfortuna, mi ha anche dato tante altre cose meravigliose.
Ho una famiglia che mi ama, degli amici fantastici e un lavoro che mi piace.
E allora, chissenefrega della sfortuna?
Io sono contenta di essere nata il venerdì 17.
Perché mi ha insegnato che la vita è un'avventura, e che anche nei momenti più sfortunati, c'è sempre qualcosa per cui sorridere.
E poi, diciamoci la verità, essere sfortunati può anche avere i suoi vantaggi.
Per esempio, non mi devo mai preoccupare di prendere l'ombrello quando esco di casa.
Tanto, pioverà sempre!
Quindi, se anche voi siete nati in un giorno sfortunato, non disperatevi.
Abbracciate la vostra sfortuna e fatene una virtù.
Perché la vita è troppo breve per prendersi troppo sul serio.
E, come dice il proverbio, "meglio essere sfortunati che morti"!
Grazie per aver letto la mia storia. Spero che vi sia piaciuta.
E ricordate, se la vita vi dà limoni, fatevi una bella limonata!