Nonostante la differenza di esperienza e palmarès, i nerazzurri non si sono fatti intimidire e hanno giocato a viso aperto. La partita è stata un susseguirsi di emozioni, con gol e ribaltamenti di fronte continui. Al 16' ci ha pensato Josip Ilicic a portare in vantaggio l'Atalanta, ma il Liverpool ha pareggiato al 25' con Mohamed Salah.
Nella ripresa, la squadra di Gian Piero Gasperini è riuscita a passare nuovamente in vantaggio grazie a Robin Gosens. Tuttavia, i Reds hanno trovato ancora una volta il pareggio con Sadio Mané al 47', e poi sono riusciti a ribaltare il risultato con Salah al 79'. Sembrava fatta, ma l'Atalanta non ha mollato e ha segnato all'83' con Luis Muriel. Il risultato finale è stato un pirotecnico 3-3, che ha lasciato l'amaro in bocca ai bergamaschi ma anche tanta soddisfazione per la prestazione offerta.
Per me, quella partita è stata più di una semplice partita di calcio. È stato un momento storico, in cui l'Atalanta ha dimostrato di essere una squadra con un futuro luminoso. Anche se non abbiamo vinto, siamo usciti dal campo a testa alta, consapevoli di aver dato tutto. E questo è il più grande insegnamento che possiamo trarre da quella notte magica.
L'esperienza di Liverpool-Atalanta mi ha insegnato che tutto è possibile. Se si crede in sé stessi e si lotta fino alla fine, si possono raggiungere traguardi impensabili. È un messaggio che vale per il calcio, ma anche per la vita.