Il calcio svizzero, per noi italiani, è spesso sinonimo di svago, di certezza, di una sorta di viaggio nel passato, tra i ricordi di quando da ragazzini ci fermavamo a guardare le gesta di miti come Corradi, Gillet e Frei. Tra i nomi però, ce n'è uno che, più di tutti, fa battere il cuore agli appassionati nostrani: il Grasshopper Club Zürich.
Un pezzo d'ItaliaLa storia del club più titolato del paese elvetico è intrinsecamente legata all'Italia. Sono infatti gli imprenditori italiani Luigi e Rodolfo Soldati a fondare la squadra, nel lontano 1886, come sezione calcistica dell'omonima società di ginnastica. La squadra trova immediatamente il favore degli italo-svizzeri, diventando nei primi anni del XX secolo un simbolo della comunità.
Lo stemma, che reca i colori della bandiera italiana, è un segno tangibile di questo legame. Fin dalla nascita, il Grasshopper è stato un club multiculturale, aperto a giocatori di tutte le nazionalità. Tuttavia, la presenza italiana è sempre stata particolarmente forte, sia in campo che sugli spalti.
Una storia di successiIl Grasshopper ha vinto 27 campionati svizzeri, 19 coppe nazionali e 2 coppe di Lega. È il club più titolato del paese ed è stato anche la prima squadra svizzera a raggiungere una finale europea, nel 1956. Nelle file delle Cavallette, come vengono soprannominati i giocatori del Grasshopper, hanno militato alcuni dei più grandi calciatori svizzeri di tutti i tempi.
Oggi, il Grasshopper non è più il club dominante di una volta. Tuttavia, continua a essere una squadra molto amata dai tifosi svizzeri e italiani. Il suo stadio, il Letzigrund, è un vero e proprio tempio del calcio, dove si respira ancora l'atmosfera del passato.
Se avete la possibilità, andate a vedere una partita del Grasshopper. Non ve ne pentirete.
Un consiglio da amicoSe volete vivere un'esperienza davvero indimenticabile, vi consiglio di andare a vedere una partita del Grasshopper in trasferta, ad esempio a Basilea o a Berna. Lì potrete immergervi nella cultura calcistica svizzera e assistere alla passione dei tifosi delle Cavallette.
Viaggio completato!