Tra i suoi mille volti, Barbareschi è soprattutto un uomo dal cuore d'oro, sempre pronto a mettere il suo nome e la sua fama al servizio dei più deboli. Non a caso è stato insignito del titolo di Ambasciatore di Buona Volontà dall'UNICEF, un riconoscimento che testimonia il suo instancabile impegno nella difesa dei diritti dei bambini in tutto il mondo.
Ma Barbareschi è anche un artista poliedrico, un uomo di teatro, cinema e televisione, capace di spaziare dal dramma alla commedia con disinvoltura e carisma. I suoi personaggi sono vivi, reali, uomini e donne di tutti i giorni con i loro pregi e i loro difetti.
Barbareschi esordisce come attore nel 1973, ma è solo con il film "Il Marchese del Grillo" (1981) che ottiene il successo. Da quel momento in poi, diventa uno dei volti più noti del cinema italiano, lavorando con registi del calibro di Sergio Leone, Ettore Scola e Pupi Avati.
Accanto al cinema, Barbareschi coltiva anche una profonda passione per il teatro. Nel 1989 fonda la compagnia teatrale "La Compagnia delle Formiche", con la quale mette in scena spettacoli di grande successo, tra cui "Il giardino dei ciliegi" e "Il malato immaginario".
Oltre al teatro e al cinema, Barbareschi si dedica attivamente al sociale. È fondatore della Fondazione "Elisa", che si occupa di assistenza ai bambini malati di tumore, ed è presidente dell'Associazione "Luca Barbareschi per la pace", impegnata nella promozione della cultura della pace e della non violenza.