Lunetta Savino, la mia vita nel cuore di Napoli




Cara Napoli, città mia, città del cuore,
Oggi voglio raccontarti la mia storia, fatta di passione, sacrificio e tanto, tanto amore.
Sono nata a Napoli, nel quartiere di Santa Lucia, e già da bambina sapevo che il mio destino sarebbe stato legato al palcoscenico.
Avevo solo 12 anni quando mi iscrissi alla scuola di recitazione, e da allora non ho mai smesso di studiare e di lavorare per diventare un'attrice.
Ho avuto la fortuna di lavorare con alcuni dei più grandi registi italiani, da Mario Martone a Paolo Sorrentino, e di interpretare personaggi indimenticabili, come la moglie di Antonio Lubrano in "La mano di Dio" o la madre di Enzo Provenzano in "Suburra".
Ma il mio legame con Napoli è più profondo di qualsiasi ruolo. Questa città è la mia casa, l'ispirazione per le mie storie e la fonte della mia forza.
Nei vicoli di Spaccanapoli, tra il profumo del caffè e il suono delle voci, ho trovato la mia voce.
Napoli è una città piena di contraddizioni, di bellezze e di brutture, ma è proprio questo mix esplosivo che la rende unica e affascinante.
È una città che ti abbraccia e ti respinge, che ti fa sorridere e piangere, ma che alla fine ti conquista per sempre.
Anche io, come Napoli, sono fatta di contraddizioni. Sono una donna forte e determinata, ma anche fragile e sentimentale.
Sono una napoletana doc, ma anche una cittadina del mondo. Ho viaggiato tanto, ma il mio cuore è sempre rimasto qui, nella mia Napoli.
Cara Napoli, ti amo e ti odi allo stesso tempo, ma non potrei immaginare la mia vita senza di te.
Sei la mia città, la mia casa, il mio cuore.
Grazie, Napoli, per avermi dato la vita, l'amore e l'ispirazione.
Lunetta Savino