Nel cuore della tranquilla campagna svizzera, si nasconde un villaggio con un oscuro segreto: Mümliswil. Questo pittoresco borgo, immerso in verdi colline e ruscelli gorgoglianti, ha un passato intricato che lo perseguita fino ad oggi.
Le credenze delle streghePer secoli, Mümliswil è stato un focolaio di credenze sulle streghe. Si diceva che il villaggio fosse abitato da streghe che praticavano la magia nera e tramavano per danneggiare gli abitanti del luogo.
Nel 1656, la tensione raggiunse l'apice quando una giovane donna di nome Anna Göldlin fu accusata di stregoneria. Dopo un processo farsa, fu condannata e decapitata, diventando l'ultima persona giustiziata per stregoneria in Svizzera.
Il fantasma di Anna GöldlinSebbene secoli siano passati, il fantasma di Anna Göldlin si dice che ancora infesti il villaggio. I residenti sostengono di averla vista vagare per i campi di notte, un'ombra tormentata che cerca vendetta.
La caccia alle streghe modernaNegli ultimi anni, Mümliswil ha assistito a una moderna caccia alle streghe. Nel 2012, un gruppo di neopagani ha affermato di aver trovato un antico cimitero delle streghe nei boschi fuori dal villaggio.
Il futuro di Mümliswil rimane incerto. Alcuni credono che il villaggio sia condannato a essere perseguitato dal suo passato oscuro, mentre altri credono che possa superare il trauma e abbracciare il suo futuro.
Un invito alla riflessioneLa storia di Mümliswil serve da monito di quanto possano essere dannose le superstizioni e la paura. Dovremmo imparare dal passato e impegnarci a creare un mondo in cui tutti possano vivere liberi dalle ombre del pregiudizio e della persecuzione.