Manuel Lombardo: Il regista che ha portato il Napoli in Serie A
Mi ricordo ancora quando ero piccolo e mio padre mi portava allo stadio San Paolo a vedere il Napoli. Era un'esperienza magica: il boato della folla, il verde del campo, l'odore dell'erba tagliata. E poi, naturalmente, c'era lui: Manuel Lombardo, il regista della squadra, con la sua fascia da capitano al braccio.
Lombardo era un giocatore eccezionale. Aveva una visione di gioco straordinaria, un dribbling ubriacante e un tiro potente. Ma non era solo un grande calciatore: era anche un leader. Riusciva a motivare i suoi compagni anche nei momenti più difficili e a farli credere sempre nella vittoria.
Grazie alla sua guida, il Napoli riuscì a conquistare la promozione in Serie A nella stagione 1974-1975. Fu un'impresa storica, che portò grande gioia ai tifosi azzurri. Io ero uno di loro, e quel giorno lo ricorderò per sempre.
Lombardo rimase al Napoli per altre due stagioni, continuando a essere un punto di riferimento per la squadra. Poi, nel 1977, decise di trasferirsi al Torino. Fu un addio doloroso per i tifosi azzurri, ma Lombardo lasciò Napoli da campione, con la consapevolezza di aver scritto una pagina indelebile nella storia del club.
Oggi, Manuel Lombardo è ancora ricordato come uno dei più grandi giocatori nella storia del Napoli. È un'icona per i tifosi azzurri, un simbolo di quell'epoca d'oro in cui il Napoli tornò a essere grande. E io, che ho avuto la fortuna di vederlo giocare, non posso che essere orgoglioso di averlo avuto come capitano.
Manuel Lombardo è un regista anche nella vita. Riesce a dirigere le persone e a portarle a raggiungere i loro obiettivi. È una persona carismatica, con una grande forza di volontà. Sono sicuro che continuerà a fare grandi cose, sia nel calcio che nella vita.