María Bianca Cita Sironi era una donna timida e riservata, ma dotata di un talento straordinario e di una sensibilità fuori dal comune.
Nata a Milano nel 1863, crebbe in una famiglia di artisti e fin da piccola mostrò una grande predisposizione per la pittura. Studiò all’Accademia di Brera, dove ebbe come insegnante il grande maestro Tranquillo Cremona.
I suoi quadri sono caratterizzati da una pennellata delicata e da una morbidezza di colori che ricorda i maestri del Rinascimento. I suoi soggetti preferiti erano i ritratti e i paesaggi, che dipingeva con un realismo minuzioso e un’attenzione ai dettagli davvero sorprendente.
Uno dei suoi quadri più famosi è il ritratto della figlia Lisetta, che è stato esposto alla Biennale di Venezia nel 1895.
Nonostante il suo talento, Maria Bianca Cita Sironi non ebbe vita facile. In un’epoca in cui alle donne era difficile affermarsi come artiste, dovette affrontare numerosi pregiudizi e ostacoli.
Nonostante questo, riuscì a farsi conoscere e apprezzare dal pubblico e dalla critica. Le sue opere furono esposte in importanti mostre e collezionate da grandi collezionisti.
Morì nel 1951, lasciando dietro di sé un’eredità artistica di grande valore.
Oggi, i suoi quadri sono conservati in importanti musei e gallerie d’arte di tutto il mondo. La sua opera è ancora oggi apprezzata per la sua delicatezza, la sua poesia e la sua capacità di trasmettere emozioni.
Maria Bianca Cita Sironi è una figura dimenticata del panorama artistico italiano del XIX secolo. Tuttavia, la sua arte continua a parlare al nostro cuore e alla nostra mente, dimostrandoci che la bellezza e il talento non hanno genere.