Mario Draghi, il padre dell'euro
Mario Draghi è stato il presidente della Banca Centrale Europea dal 2011 al 2019. È stato nominato "padre dell'euro" per il suo ruolo nel salvare la moneta unica dalla crisi del debito sovrano europeo.
Draghi è nato a Roma il 3 settembre 1947. Ha studiato economia all'Università di Roma "La Sapienza" e ha conseguito un dottorato in economia al Massachusetts Institute of Technology. Ha lavorato presso la Banca Mondiale e il Fondo Monetario Internazionale prima di diventare Governatore della Banca d'Italia nel 2005.
Nel 2011, Draghi è stato nominato presidente della BCE. La zona euro era nel mezzo di una grave crisi del debito sovrano e molti temevano che l'euro sarebbe crollato. Draghi ha adottato una serie di misure per stabilizzare i mercati finanziari, tra cui il lancio del programma di acquisto di titoli garantiti da attività (PSPP). Il PSPP ha contribuito a ridurre i tassi di interesse sui titoli di Stato dei paesi della zona euro e a prevenire un disastroso crollo.
Draghi è stato elogiato per il suo ruolo nel salvare l'euro. È stato nominato "persona dell'anno" dalla rivista Time nel 2012 e ha ricevuto numerosi premi per il suo lavoro.
Dopo aver lasciato la BCE, Draghi è diventato Primo Ministro italiano nel 2021. Ha guidato l'Italia durante la pandemia di COVID-19 e ha svolto un ruolo chiave nella risposta dell'Unione Europea alla crisi. Draghi si è dimesso dalla carica di Primo Ministro nel luglio 2022.
Mario Draghi è una delle figure più importanti della storia dell'Unione Europea. Ha salvato l'euro dalla crisi del debito sovrano ed è stato una figura chiave nella risposta dell'UE alla pandemia di COVID-19. È un uomo rispettato a livello internazionale e il suo lavoro ha avuto un impatto positivo sulla vita di milioni di europei.