Massimo Pericolo, il rapper che non ha paura di parlare




Massimo Pericolo è un rapper italiano che si è fatto conoscere per il suo stile diretto e provocatorio. I suoi testi sono spesso autobiografici e affrontano temi come la povertà, la criminalità e la droga.

Massimo Pericolo, pseudonimo di Alessandro Vanetti, è nato a Gallarate nel 1992. Ha iniziato a scrivere rap da adolescente, influenzato da artisti come Fabri Fibra e Salmo. Nel 2018 ha pubblicato il suo primo album, "Scialla semper", che ha riscosso un grande successo di critica e di pubblico.

La musica di Massimo Pericolo è caratterizzata da un sound cupo e minimale, con testi che raccontano la vita quotidiana dei quartieri poveri e difficili. I suoi testi sono spesso crudi e diretti, e non hanno paura di parlare di temi considerati tabù.

Negli ultimi anni, Massimo Pericolo è diventato uno degli artisti più apprezzati della scena rap italiana. Ha partecipato a numerosi festival e collaborato con altri artisti, come Izi, Ghali e Salmo. Nel 2020 ha pubblicato il suo secondo album, "Luigi", che ha confermato il suo successo.

Massimo Pericolo è un artista unico e originale che non ha paura di dire ciò che pensa. La sua musica è una testimonianza della realtà quotidiana dei quartieri poveri e difficili, e rappresenta una voce importante per una generazione che spesso viene ignorata.


Lo stile di Massimo Pericolo

Lo stile di Massimo Pericolo è caratterizzato da un sound cupo e minimale, con testi che raccontano la vita quotidiana dei quartieri poveri e difficili. I suoi testi sono spesso crudi e diretti, e non hanno paura di parlare di temi considerati tabù.

Massimo Pericolo utilizza spesso un linguaggio gergale e colloquiale, che rende i suoi testi ancora più realistici e immediati. La sua musica è spesso accompagnata da un'atmosfera cupa e opprimente, che riflette la realtà quotidiana dei quartieri in cui vive.


I testi di Massimo Pericolo

I testi di Massimo Pericolo sono spesso autobiografici e affrontano temi come la povertà, la criminalità e la droga. I suoi testi sono spesso crudi e diretti, e non hanno paura di parlare di temi considerati tabù.

Massimo Pericolo racconta la realtà quotidiana dei quartieri poveri e difficili, senza edulcorazioni o censure. I suoi testi sono un pugno nello stomaco che costringe ad aprire gli occhi su una realtà spesso ignorata o messa a tacere.

  • Ad esempio, nella canzone "Scialla semper" canta: "Vengo da un quartiere dove la droga è pane quotidiano, dove i bambini giocano con le siringhe e le pistole".
  • In "7 miliardi" racconta: "Sono cresciuto in mezzo alla violenza, ho visto amici morire ammazzati, ho visto gente spacciarsi per sopravvivere".
  • Nella canzone "Luigi" canta: "La mia vita è una merda, non ho speranze, non ho futuro. Sono solo un numero, un reietto, uno scarto della società".

Massimo Pericolo e la scena rap italiana

Massimo Pericolo è uno degli artisti più apprezzati della scena rap italiana. Nei suoi testi spesso critica la società e la politica, e denuncia le ingiustizie e le ipocrisie del nostro Paese.

Massimo Pericolo rappresenta una voce importante per una generazione che spesso viene ignorata o messa a tacere. La sua musica è un grido di dolore e di rabbia, ma anche un inno alla speranza e alla redenzione.