Materazzi: dall'inferno al paradiso




È un Marco Materazzi emozionato quello che si racconta in una lunga intervista rilasciata al Corriere della Sera. Il difensore scudettato con l'Inter nel 2006 ripercorre la sua carriera, dagli esordi in Serie C alla vittoria del Mondiale 2006 con la Nazionale azzurra.

Materazzi non nasconde le difficoltà incontrate agli inizi: "Ho iniziato a giocare in Serie C, dove non c'erano soldi e dovevi lottare per ogni pallone. Ma non mi sono mai arreso, ho sempre creduto in me stesso e ho continuato a lavorare duro".

La svolta arriva con il trasferimento al Perugia, in Serie A: "È stata una grande opportunità per me. Ho avuto la fortuna di giocare con grandi campioni come Alessandro Nesta e Fabio Liverani. Lì ho imparato tanto e ho iniziato a crescere come calciatore".

Nel 2001, Materazzi viene acquistato dall'Inter. Con i nerazzurri vince tre scudetti, due Coppe Italia e una Supercoppa italiana: "L'Inter è stata la mia seconda famiglia. Ho vissuto momenti indimenticabili, sia dentro che fuori dal campo. Conoscevo ogni angolo di Milano, ogni ristorante, ogni bar. Mi sentivo a casa".

Con la Nazionale italiana, Materazzi ha vinto il Mondiale 2006, segnando il gol del pareggio nella finale contro la Francia: "È stato il momento più bello della mia carriera. Ho realizzato il sogno di ogni calciatore. È stata una vittoria storica, che rimarrà per sempre nella storia del calcio italiano".

Oggi, Materazzi è un allenatore. Ha guidato il Chennaiyin FC, in India, e ora è alla guida del Monopoli, in Serie C: "Allenare è una nuova sfida per me. Mi sto divertendo molto e sto imparando tanto. Spero di poter portare la mia esperienza sul campo e aiutare i miei giocatori a crescere".

Materazzi non ha rimpianti: "Ho vissuto una carriera fantastica. Ho giocato con i migliori calciatori del mondo e ho vinto i trofei più importanti. Sono grato per tutto quello che ho ottenuto".

Eppure, c'è un episodio che Materazzi non dimenticherà mai: la testata di Zinedine Zidane nella finale del Mondiale 2006: "È stato un momento spiacevole. Non ho mai voluto colpire Zidane, è stato un gesto istintivo. Ma non voglio più parlarne, è una storia chiusa".

Materazzi è un uomo che ha conosciuto l'inferno e il paradiso. Ha vissuto momenti di gloria e di sconfitta. Ma non si è mai arreso, ha sempre lottato per i suoi sogni e alla fine li ha realizzati.