Nato a Parigi nel 1967 da madre ebrea ungherese e padre ceco, Kassovitz ha ereditato una profonda consapevolezza delle lotte sociali e politiche. Ha studiato recitazione alla prestigiosa École Nationale Supérieure des Arts et Techniques du Théâtre di Lione e ha iniziato la sua carriera come attore, apparendo in film come "La vita e niente di più" e "Il casuale".
Tuttavia, fu con "L'odio" del 1995 che Kassovitz si affermò come una forza del cinema francese. Il film, che segue le vicende di quattro amici di banlieue parigine nell'arco di una giornata, è diventato un classico del cinema sociale. Con il suo realismo senza filtri e il suo uso provocatorio della violenza, "L'odio" ha acceso un dibattito nazionale sulla violenza urbana e l'emarginazione sociale.
Kassovitz ha continuato a esplorare temi sociali e politici nei suoi film successivi, tra cui "Ribellione in città" (2005), che racconta la rivolta dei giovani nelle banlieue francesi, e "Babylon A.D." (2008), una distopia ambientata in un futuro post-apocalittico. Tuttavia, ha anche dimostrato la sua versatilità con film più leggeri, come "Asterix e Obelix contro Cesare" (1999) e "Le cinque dita" (2002).
Oltre al suo lavoro come regista, Kassovitz è anche un attivista politico impegnato. Ha parlato apertamente contro il razzismo, la xenofobia e la discriminazione sociale. È anche un forte sostenitore dei diritti dei migranti e dei rifugiati.
Mathieu Kassovitz è un regista unico e provocatorio che ha plasmato il cinema francese per oltre due decenni. I suoi film continuano a suscitare dibattito e controversia, ma anche a intrattenere e illuminare il pubblico. Rimane una delle voci più importanti e influenti del cinema contemporaneo.
Mathieu Kassovitz è un regista che non ha paura di spingere i confini e affrontare questioni difficili. I suoi film sono provocatori, stimolanti e spesso profondamente toccanti. È uno dei cineasti più importanti del nostro tempo e i suoi film continueranno a influenzare e ispirare per molti anni a venire.