Michela Murgia è una scrittrice, sceneggiatrice e drammaturga italiana. È nota per i suoi romanzi e saggi, che affrontano spesso temi sociali e politici, e per il suo impegno nel femminismo e nella lotta alle discriminazioni.
Murgia è nata a Cabras, in Sardegna, nel 1972. Ha studiato filosofia all'Università di Bologna e poi ha lavorato come giornalista e autrice televisiva. Nel 2006 ha pubblicato il suo primo romanzo, Accabadora, che ha vinto il Premio Campiello Opera Prima. Acclamato dalla critica, il romanzo è stato tradotto in diverse lingue e adattato in un film nel 2017.
Da allora, Murgia ha pubblicato altri sei romanzi, tra cui Il mondo deve sapere (2008), L'ho uccisa perché l'amavo (2012) e Chirú (2020). Ha anche scritto numerosi saggi, tra cui Ave Mary (2011), La guerra delle donne (2017) e Il presente è delle ragazze (2022).
I romanzi di Murgia sono caratterizzati da una scrittura limpida e scorrevole e da un profondo senso di impegno sociale. Affrontano spesso temi come la violenza contro le donne, la discriminazione e la lotta di classe. Murgia non ha paura di prendere posizione e di denunciare le ingiustizie, e i suoi scritti sono spesso provocatori e stimolanti.
Oltre alla sua attività di scrittrice, Murgia è anche una drammaturga e sceneggiatrice. Ha scritto diverse opere teatrali e ha collaborato a diverse sceneggiature, tra cui quella del film Accabadora. È anche una presenza costante nei mezzi di comunicazione, dove commenta spesso l'attualità e si batte per le cause che le stanno a cuore.
Michela Murgia è una delle voci più importanti della letteratura italiana contemporanea. I suoi scritti sono apprezzati per la loro onestà, la loro forza e il loro impegno sociale. È una scrittrice che non ha paura di prendere posizione e di denunciare le ingiustizie, e i suoi libri sono un contributo prezioso al dibattito pubblico italiano.
Tra i suoi riconoscimenti più importanti ricordiamo il Premio Campiello Opera Prima per Accabadora (2006), il Premio Viareggio-Rèpaci per L'ho uccisa perché l'amavo (2012) e il Premio Strega per Chirú (2020).