Michele Malenotti: Il guardiano della memoria di Bergamo
Di Giulia Rossi
In un angolo nascosto della città, dove il tempo sembra essersi fermato, si trova un luogo speciale: la libreria Libri Malenotti. Il suo custode, Michele Malenotti, è un uomo di altri tempi, un guardiano della memoria di Bergamo.
Con la sua barba bianca, i suoi occhi azzurri penetranti e un sorriso accogliente, Michele rappresenta un'istituzione per il quartiere e per la città intera. Da oltre cinquant'anni, la sua libreria è un punto di riferimento per gli amanti della lettura, un luogo dove i libri prendono vita e le storie si intrecciano con la realtà.
Entrare nella libreria Libri Malenotti è come fare un viaggio nel tempo. Le pareti sono tappezzate da scaffali in legno stipati di libri di ogni genere e dimensione. L'odore di carta vecchia e inchiostro si mescola al profumo di tè, creando un'atmosfera unica e accogliente.
Michele è più di un semplice libraio. È un consigliere, un amico, un confidente. Conosce ogni angolo della sua libreria, ogni libro e ogni cliente. Se gli chiedi un consiglio, ti risponderà con una citazione di un vecchio romanzo o con un aneddoto curioso accaduto proprio in quel luogo.
Tra i clienti abituali di Michele ci sono studenti, professori, scrittori e semplicemente persone curiose che cercano un posto dove perdersi tra le pagine di un buon libro. Ogni giorno, la libreria diventa un salotto letterario, dove le persone si incontrano per discutere di storie, progetti e sogni.
Michele è un testimone della trasformazione della città di Bergamo. Ha visto nascere e crescere generazioni di lettori, ha assistito all'evoluzione del quartiere e ha conservato la memoria di un tempo ormai passato.
La sua libreria è un rifugio per gli amanti della carta stampata, un luogo dove il digitale non ha ancora preso il sopravvento. Michele crede fermamente nel potere dei libri e nella loro capacità di arricchire le nostre vite.
"Un libro non è solo un oggetto, è un tesoro che può cambiare la tua vita", mi ha detto una volta. "Quando leggi un libro, entri in un altro mondo, diventi qualcun altro, vivi altre esperienze. E quando finisci di leggere, quella parte di te che è stata toccata dal libro rimane con te per sempre."
Michele Malenotti è più che un libraio. È un custode della memoria, un promotore della cultura, un amico che ama condividere la sua passione con gli altri. La sua libreria è un luogo prezioso per la città di Bergamo, un'oasi dove rifugiarsi dal caos del mondo esterno e immergersi nella magia della parola scritta.
Chiediamo a Michele:
Cosa significa per te essere un libraio?
"È un onore e una responsabilità. Essere un libraio significa non solo vendere libri, ma anche promuovere la cultura e l'amore per la lettura. Significa essere un ponte tra gli autori e i lettori, e contribuire alla crescita intellettuale e alla formazione delle persone."
Quale consiglio daresti a chi vuole aprire una libreria?
"Aprire una libreria non è solo un investimento economico, ma anche una scelta di vita. Bisogna essere appassionati di libri e avere una profonda conoscenza della letteratura. Inoltre, è importante creare un ambiente accogliente e stimolante, dove le persone possano sentirsi a proprio agio e scoprire nuove storie."
Qual è il libro che hai amato di più e perché?
"Difficile scegliere un solo libro, ma posso dire che "Cent'anni di solitudine" di Gabriel García Márquez è uno dei romanzi che mi ha più colpito e che ho letto più volte. È una storia magica e surreale, che mi ha fatto sognare e mi ha aperto nuovi orizzonti."
Concludiamo l'intervista con una riflessione di Michele:
"Viviamo in un'epoca in cui la tecnologia e il digitale stanno prendendo il sopravvento. Ma io credo che il libro rimarrà sempre un oggetto prezioso e insostituibile. Ci sono storie che possono essere raccontate solo attraverso la parola scritta, e ci sono emozioni che possono essere trasmesse solo sfogliando le pagine di un libro."