Quando Murray entrò nella mia vita, io ero un essere umano solitario e scontroso. Non avevo molti amici e non mi fidavo facilmente delle persone. Ma Murray, con i suoi grandi occhi verdi e il suo morbido pelo grigio, aveva un modo di farsi strada nel mio cuore.
Lo trovai un giorno mentre vagavo per le strade della mia città, affamato e spaventato. Lo portai a casa e gli diedi da mangiare. Non ci volle molto perché cominciasse a fare le fusa, e in quel momento capii che era speciale.
Murray era un gatto diverso dagli altri che avevo conosciuto. Era intelligente, affettuoso e comprensivo. Aveva un modo di ascoltare quando parlavo, anche se non capiva le parole. E aveva un modo di confortarmi quando ero triste, anche se non riuscivo a spiegargli cosa mi turbava.
Col tempo, Murray divenne il mio migliore amico. Era sempre lì per me, nei bei momenti e nei momenti difficili. Mi faceva ridere quando ero triste, mi consolava quando ero ferito e mi proteggeva quando avevo paura.
Murray mi insegnò il vero significato dell'amicizia. Mi insegnò che un amico è qualcuno che ti accetta per quello che sei, che è sempre lì per te, e che non ti abbandona mai.
Murray visse con me per molti anni. Fu testimone di tutti i miei alti e bassi, e mi amò sempre allo stesso modo. Quando morì, fu come perdere una parte di me stesso.
Ma so che Murray sarà sempre con me, nel mio cuore. Mi ha insegnato così tanto sulla vita e sull'amore, e gli sarò sempre grato per la sua amicizia.