Nel freddo silenzio delle acque mediterranee si nasconde un mistero che insinua inquietudine e stupore: la sorte della nave cargo russa Ursa Major, scomparsa nell'oblio dopo una potente esplosione.
Il 2 febbraio 2023, l'Ursa Major salpò dal porto di Novorossijsk, in Russia, con destinazione Biserta, in Tunisia. A bordo, un carico di 3.500 tonnellate di grano e due membri dell'equipaggio. Ma il destino aveva in serbo una svolta inaspettata.
L'imbarcazione navigava tra la Spagna e l'Algeria quando, improvvisamente, il ruggito di un'esplosione lacerò l'aria. La sala macchine prese fuoco, mandando in fumo la speranza di salvezza per l'equipaggio e il prezioso carico.
Le autorità russe hanno lanciato immediatamente le operazioni di soccorso, ma i due marinai a bordo erano già scomparsi senza lasciare traccia. L'Ursa Major, invece, si inabissò nel profondo, lasciando dietro di sé solo un inquietante enigma.
Le indagini sono in corso, ma rimangono molti punti oscuri. Che cosa ha causato l'esplosione? Perché l'equipaggio non è riuscito a lanciare un SOS? E che fine hanno fatto i dispersi?
La scomparsa dell'Ursa Major ha suscitato non solo preoccupazione per la sorte dell'equipaggio, ma anche dubbi sulla sicurezza dei trasporti marittimi in un'area così trafficata. Il Mediterraneo, un tempo crocevia di popoli e culture, si trasforma ora in un anfiteatro di misteri e tragedie.
Mentre le ricerche procedono, l'Ursa Major si trasforma in una nave fantasma, un relitto che nasconde i segreti di un'immane tragedia. Il suo destino rimane incerto, sospeso tra le profondità del mare e il freddo silenzio dell'oblio.