\Numerus Clausus\: La lotta per l'educazione
Il \"Numerus Clausus\" è un termine latino che significa \"numero chiuso\" e si riferisce alla pratica di limitare il numero di studenti ammessi a un corso di studi. Questa pratica è stata attuata in molti paesi, tra cui l'Italia, per gestire l'affollamento e garantire che gli studenti abbiano accesso a risorse adeguate.
In Italia, il \"Numerus Clausus\" è stato introdotto nel 1999 per affrontare l'elevato numero di studenti che si iscriveva all'università. Il sistema assegna a ciascun corso di studi un numero massimo di posti disponibili, che viene determinato in base alla capacità delle strutture, al numero di docenti e alle risorse finanziarie.
Gli studenti che desiderano iscriversi a un corso di studi con \"Numerus Clausus\" devono sostenere un test di ammissione. Il punteggio del test determina la posizione dello studente in una graduatoria, e solo gli studenti con i punteggi più alti saranno ammessi al corso.
Il \"Numerus Clausus\" è una questione controversa in Italia. Alcuni sostengono che sia necessario per garantire la qualità dell'istruzione e per evitare il sovraffollamento. Altri sostengono che sia discriminatorio e che impedisca agli studenti meritevoli di accedere all'istruzione superiore.
Nel 2019, il governo italiano ha annunciato piani per abolire il \"Numerus Clausus\" per alcuni corsi di studio, tra cui medicina, infermieristica e ingegneria. Tuttavia, questi piani sono stati accolti con critiche da parte di alcuni docenti e amministratori universitari, che sostengono che l'abolizione del \"Numerus Clausus\" porterebbe ad un calo della qualità dell'istruzione.
La battaglia per l'abolizione del \"Numerus Clausus\" è complessa e non ha una risposta facile. È una questione che richiede un attento esame dei vantaggi e degli svantaggi di ciascun sistema e una considerazione delle preoccupazioni di tutte le parti interessate.