Il 12 dicembre 2021, il presidente francese Emmanuel Macron è arrivato in Nuova Caledonia per una visita di tre giorni.
Questa visita è stata molto attesa e si sperava che potesse segnare una svolta nel difficile rapporto tra la Francia e il suo territorio d'oltremare. Tuttavia, la visita si è conclusa con pochi risultati concreti e non è riuscita a soddisfare le aspettative di molti caledoniani.
Una delle questioni principali su cui Macron aveva promesso di fare progressi era l'accordo di Nouméa del 1998, che ha dato alla Nuova Caledonia un'ampia autonomia. L'accordo prevede che nel 2023 in Nuova Caledonia si terrà un referendum sull'indipendenza. Macron ha affermato di essere impegnato a rispettare i risultati del referendum, ma non ha fornito alcun dettaglio su come intendesse farlo.
Un'altra questione importante era la questione del níkel, che è la principale risorsa economica della Nuova Caledonia. Macron ha promesso di aiutare la Nuova Caledonia a sviluppare la sua industria del níkel, ma non ha fornito alcun dettaglio specifico su come ciò sarebbe stato fatto.
Oltre alle questioni politiche, Macron ha visitato anche alcuni dei siti culturali e storici più importanti della Nuova Caledonia. Ha incontrato i leader delle comunità Mélanésienne e Kanak, che sono i popoli indigeni della Nuova Caledonia. Ha anche visitato il Museo della Seconda Guerra Mondiale, che si trova a Nouméa, la capitale della Nuova Caledonia.
La visita di Macron in Nuova Caledonia è stata accolta con reazioni contrastanti.
Alcuni caledoniani erano contenti di vedere il presidente francese visitare il loro Paese, mentre altri erano delusi dalla mancanza di progressi concreti sulle questioni chiave.
Un commentatore ha affermato che la visita di Macron è stata "un'occasione persa" per fare progressi sulla questione dell'indipendenza della Nuova Caledonia. Un altro commentatore ha affermato che la visita era "un passo nella giusta direzione", ma che c'era ancora molto altro da fare.
La visita di Macron in Nuova Caledonia è stata un evento importante, ma rimane da vedere se sarà un punto di svolta nel difficile rapporto tra la Francia e il suo territorio d'oltremare.