Origi: il bomber dimenticato




"Origi, il bomber dimenticato"
È una storia triste, quella di Origi. Un bomber d'altri tempi, dimenticato da tutti, anche da chi lo aveva amato incondizionatamente.
Quando arrivò al Liverpool, nel 2014, tutti pensavano che fosse il futuro della squadra. Era un giovane promettente, con un piede sinistro magico e un fiuto del gol fuori dal comune. E infatti, nei primi anni, non deluse le attese. Segnò gol decisivi, vinse trofei e si guadagnò l'affetto dei tifosi.
Ma poi, qualcosa cambiò. Con l'arrivo di nuovi attaccanti, Origi finì in panchina. Scese sempre più in basso nella gerarchia e le occasioni per giocare diminuirono sempre di più. E così, Origi iniziò a essere dimenticato.
Oggi, Origi è un giocatore in cerca di una nuova squadra. Ha ancora 27 anni, e di sicuro ha ancora tanto da dare. Ma nessuno sembra più ricordarsi di lui.
È una storia triste, quella di Origi. Ma è anche una storia che insegna a non dimenticare mai i nostri eroi, anche quando sembrano finiti. Perché prima o poi, potrebbero tornare a sorprendere.
"Non ti dimenticheremo mai, Divock"