In questi giorni si è parlato molto di Oropouche, una malattia trasmessa da zanzare che sta tornando a far parlare di sé dopo anni di oblio. Ma cos'è esattamente l'Oropouche? Quali sono i sintomi? C'è da preoccuparsi?
L'Oropouche è un virus trasmesso dalle zanzare del genere Culicoides, in particolare dalla specie Culicoides paraensis. Fu identificato per la prima volta nel 1959 in Brasile, nella foresta di Oropouche, da cui prende il nome.
Il virus si diffonde attraverso la puntura di una zanzara infetta, che a sua volta lo ha acquisito pungendo un animale infetto, tipicamente una scimmia o un pipistrello. L'Oropouche non si trasmette da persona a persona.
Dopo una settimana o dieci giorni dall'infezione, iniziano i primi sintomi, che possono includere:
In genere, i sintomi durano da pochi giorni a una settimana, ma in alcuni casi possono persistere per più tempo. Nella maggior parte dei casi, l'Oropouche non è una malattia grave e non provoca complicazioni. Tuttavia, in rari casi, può portare a encefalite, meningite o polmonite.
Il trattamento dell'Oropouche è di tipo sintomatico, ovvero mira ad alleviare i sintomi. Non esistono farmaci specifici per curare la malattia, che in genere si risolve da sola.
La prevenzione dell'Oropouche si basa sull'evitare le punture di zanzara, soprattutto nelle zone in cui il virus è presente. Le misure preventive includono:
Negli ultimi anni, l'Oropouche è stata segnalata in diverse parti del Sud America, dell'America Centrale e dei Caraibi. In Europa, sono stati segnalati alcuni casi in Spagna e in Portogallo. In Italia, al momento non ci sono casi accertati di Oropouche.
Anche se l'Oropouche non è una malattia grave, è importante essere consapevoli della sua esistenza e delle misure preventive da adottare per evitarne l'infezione.