Orso Maria Guerrini, classe 1942, è un attore italiano di cinema, teatro e televisione. La sua carriera inizia negli anni '60, interpretando ruoli di contorno in film di genere. Il successo arriva nel 1970 con il film "Il conformista" di Bernardo Bertolucci, in cui interpreta il ruolo del protagonista Marcello Clerici.
Da allora, Guerrini ha recitato in più di 100 film, tra cui "L'ultimo imperatore" di Bernardo Bertolucci, "La leggenda del santo bevitore" di Ermanno Olmi e "Il giovane Toscanini" di Franco Zeffirelli.
In televisione, Guerrini ha lavorato in numerose serie tv, tra cui "La piovra", "Il commissario Montalbano" e "Don Matteo".
Nel 2011, Guerrini ha ricevuto il Premio David di Donatello alla carriera.
Il mio viaggio nel cinemaHo iniziato a recitare per caso. Ero un ragazzo timido e riservato, ma quando mi sono trovato sul palcoscenico per la prima volta, mi sono sentito a mio agio. Ho capito che quella era la mia strada.
Ho lavorato con alcuni dei più grandi registi italiani, da Bernardo Bertolucci a Ermanno Olmi a Franco Zeffirelli. Ho imparato molto da ognuno di loro.
Ho interpretato tanti ruoli diversi, dal protagonista al comprimario, dal buono al cattivo. Ogni ruolo è stato una sfida e una crescita per me.
Il cinema è la mia vita. Mi ha dato tante emozioni e mi ha permesso di conoscere persone straordinarie. Sono grato per tutto quello che mi ha dato.
Il mio ruolo nel film "Il conformista"Nel film "Il conformista" di Bernardo Bertolucci, ho interpretato il ruolo del protagonista Marcello Clerici. È un ruolo molto complesso e sfaccettato, che mi ha permesso di esplorare la psicologia di un personaggio ambiguo e tormentato.
Per prepararmi al ruolo, ho letto molto sulla storia italiana e sul fascismo. Ho anche studiato le tecniche di recitazione di Marlon Brando e James Dean.
È stata un'esperienza straordinaria, che mi ha lasciato un segno indelebile.
Il mio rapporto con Bernardo BertolucciHo lavorato con Bernardo Bertolucci in tre film: "Il conformista", "L'ultimo imperatore" e "Io ballo da sola". È un grande regista, che ha un'incredibile capacità di creare immagini poetiche e suggestive.
È anche un uomo molto sensibile e intelligente, con il quale ho avuto un profondo rapporto di amicizia e stima.
Il mio consiglio ai giovani attoriAi giovani attori consiglio di studiare molto, di essere disciplinati e di non mollare mai. Il cinema è un mondo competitivo, ma con la passione e la determinazione si possono raggiungere grandi risultati.
E soprattutto, consiglio loro di divertirsi! Recitare è un gioco, e deve essere un piacere.