Pablo Emilio Escobar Gaviria, il nome che ha fatto tremare la Colombia e il mondo, è stato il narcotrafficante più pericoloso e spietato della storia. Conosciuto come El Patrón, il Signore, ha regnato sul mondo del narcotraffico con una mano di ferro, trasformando Medellin, la sua città natale, nella capitale mondiale della cocaina.
Il Naso de OroNato nel 1949 in una famiglia povera, Escobar iniziò la sua carriera criminale come contrabbandiere, ma fu il commercio di cocaina a renderlo un uomo leggendario. Il suo astuto acume per gli affari gli valse il soprannome "El Naso de Oro", poichè riusciva a fiutare le opportunità economiche come un segugio.
Ma il regno di Escobar era macchiato di sangue. Per proteggere il suo impero, ricorreva spesso alla violenza, ordinando omicidi, attentati e rapimenti. La sua organizzazione terroristica, "Los Extraditables", uccise giudici, politici e giornalisti che si opponevano al narcotraffico.
La violenza di Escobar alla fine portò alla sua rovina. Una stretta collaborazione tra Stati Uniti e Colombia culminò in una caccia all'uomo senza precedenti. Il 2 dicembre 1993, Escobar fu ucciso sul tetto di una casa a Medellin, in uno scontro a fuoco con le forze di sicurezza.
La morte di Escobar pose fine al dominio del cartello di Medellin, ma il suo impero rimase un simbolo della corruzione e della violenza associate al narcotraffico. La sua eredità continua a perseguitare la Colombia, dove il narcotraffico rimane un problema endemico.
Nonostante il suo passato criminale, Escobar è ancora una figura complessa e controversa. Alcuni lo vedono come un Robin Hood che derubava i ricchi per dare ai poveri, mentre altri lo considerano un mostro responsabile della morte di migliaia di persone.
La storia di Pablo Escobar è un racconto di potere, violenza e corruzione, ma è anche una storia di un uomo che ha lasciato un'impronta indelebile sul mondo. La sua eredità continua a essere dibattuta, ma il suo nome rimarrà per sempre sinonimo di uno dei periodi più bui della storia colombiana.