Piero Calamandrei




Piero Calamandrei è stato un giurista, politico e antifascista italiano. È considerato uno dei più grandi giuristi del XX secolo e uno dei padri della Costituzione italiana.

Gli inizi

Piero Calamandrei nacque a Firenze il 21 aprile 1889. Il padre, Elisa, era un avvocato e la madre, Fanny, era una casalinga. Piero era il secondo di quattro figli.

Calamandrei studiò giurisprudenza all'Università di Firenze, dove si laureò nel 1911. Durante gli anni dell'università, partecipò attivamente alle attività politiche e sociali, aderendo al Partito Socialista Italiano.

La Prima Guerra Mondiale

Nel 1915, con l'entrata dell'Italia nella Prima Guerra Mondiale, Calamandrei fu chiamato alle armi. Combatté sul fronte del Carso e fu decorato con la Croce al merito di guerra.

L'esperienza della guerra segnò profondamente Calamandrei, che ne uscì con un forte senso di antimilitarismo e di pacifismo.

L'attività accademica

Dopo la guerra, Calamandrei tornò all'Università di Firenze, dove iniziò la sua carriera accademica. Nel 1924, ottenne la cattedra di diritto processuale civile. Fu anche professore di diritto commerciale, diritto del lavoro e diritto costituzionale.

Calamandrei fu un docente brillante e innovativo. Le sue lezioni erano molto apprezzate dagli studenti, che lo ammiravano per la sua chiarezza espositiva e per la sua capacità di rendere il diritto interessante e comprensibile.

L'attività politica

Calamandrei fu anche un politico attivo. Nel 1921, fu eletto deputato al Parlamento italiano per il Partito Socialista Italiano. Fece parte della Commissione Giustizia della Camera dei Deputati e fu uno dei relatori della legge sulla riforma del codice penale.

Nel 1926, con l'avvento del fascismo, Calamandrei fu costretto a dimettersi dalla carica di deputato. Continuò però a svolgere attività politica clandestina, partecipando alla Resistenza italiana durante la Seconda Guerra Mondiale.

La Costituzione italiana

Dopo la guerra, Calamandrei fu nominato membro della Commissione per la Costituente, incaricata di redigere la nuova Costituzione italiana.

Calamandrei diede un contributo fondamentale alla stesura della Costituzione, soprattutto nella parte relativa ai diritti e doveri dei cittadini. La Costituzione italiana fu approvata dall'Assemblea Costituente il 22 dicembre 1947 ed entrò in vigore il 1° gennaio 1948.

Gli ultimi anni

Negli ultimi anni della sua vita, Calamandrei continuò a svolgere attività accademica e politica. Nel 1951, fu eletto presidente dell'Unione Forense Italiana. Nel 1953, fondò la rivista “Il Ponte”, che divenne un importante punto di riferimento per la cultura giuridica e politica italiana.

Piero Calamandrei morì a Firenze il 27 settembre 1956, a causa di un infarto. Aveva 67 anni.

  • Calamandrei era un grande amante della musica e suonava il violino.
  • Era anche un appassionato di caccia e di pesca.
  • Aveva una grande collezione di libri, che donò all'Università di Firenze.

Piero Calamandrei è stato una figura chiave della storia italiana. Fu un grande giurista, un politico coraggioso e un antifascista convinto. La sua opera ha contribuito in modo decisivo allo sviluppo del diritto italiano e alla nascita della nuova Italia democratica.

“La libertà è come l'aria: ci si accorge di quanto è preziosa solo quando comincia a mancare.” (Piero Calamandrei)