Principessa Sissi




Cara Elisabetta, carissima Sissi,
sai che da quando ho iniziato a guardare la serie tv su di te ho avuto un'unica idea fissa: scoprire se la tua relazione con l'imperatore Francesco Giuseppe, l'eterno Franzl, fosse davvero così difficile. Ebbene, grazie alle memorie della baronessa Helène von Saar, finalmente ho una risposta.
Un amore a prima vista? Niente affatto
Già dai primi incontri tra te e il giovane Francesco Giuseppe, ci fu qualcosa che non andò come previsto. Tu, figlia del duca Massimiliano di Baviera, eri abituata a una vita libera e spensierata, mentre lui era un militare rigido e austero. E poi, c'era un'altra cosa che ti infastidiva: quei suoi baffi!
“ Non mi è simpatico per niente. Ho quasi dimenticato come si fa a ridere.”
(Elisabetta d'Austria, sulle sue prime impressioni sull'imperatore)

L'amore tra le difficoltà
Nonostante le differenze iniziali, qualcosa tra voi scattò. Forse fu la tua bellezza esotica o il tuo carattere ribelle. Sta di fatto che vi sposaste dopo un corteggiamento lampo. Ma l'amore non bastò a colmare il divario tra le vostre personalità così diverse.
Le esigenze di corte, il protocollo asfissiante e la rigida etichetta erano un peso per te. Tu che amavi cavalcare a briglie sciolte, indossare abiti semplici e circondarsi di persone genuine, ti sentivi a disagio in quel mondo dorato ma opprimente.
Il ruolo di madre
In quegli anni turbolenti, trovasti conforto negli affetti familiari. Nacque la tua prima figlia, Sofia, seguita da altri tre. Ma l'amore materno non riuscì a placare la tua insofferenza.
“ I miei figli sono piccoli e mi rendono felice, ma mi sento come in prigione; ho voglia di scappare, di liberarmi da queste catene.”
(Elisabetta d'Austria, in una lettera ai suoi genitori)

L'eterna infelice
Nonostante il tuo status di imperatrice, l'infelicità ti perseguitò per tutta la vita. Ti rifugiasti nella poesia, nella pittura e nella musica, ma nulla sembrava colmare quel vuoto interiore.
La tua salute peggiorò, le critiche della corte si fecero sempre più aspre e il tuo rapporto con Franzl si incrinò irreparabilmente. L'unico conforto, verso la fine della tua vita, fu il viaggio.
Uno spiraglio di luce
Nella tua vita segnata dal dolore, ci fu comunque uno spiraglio di luce: l'amicizia con il conte Andrássy. Un uomo colto, brillante e comprensivo, che divenne il tuo confidente e consigliere.
“ Con lui posso essere me stessa, posso dire tutto quello che penso. Mi comprende e mi accetta per quello che sono.”
(Elisabetta d'Austria, sull'amicizia con Andrássy)

La tragica fine
Nel 1898, la tua vita si concluse in modo tragico. Mentre camminavi sul lungolago di Ginevra, un anarchico italiano ti pugnalò mortalmente. Avevi solo 60 anni.
Cara Sissi,
la tua storia continua a affascinare e commuovere ancora oggi. Sei stata una donna forte e coraggiosa, che ha saputo resistere alle convenzioni e alle pressioni sociali. Ma sei stata anche un'anima tormentata, che ha cercato invano la felicità in un mondo che non era il suo.
Ci hai insegnato che non sempre l'amore basta a rendere una vita felice, e che la libertà interiore è il bene più prezioso.