Querela Vannacci Bersani




"Non è un bel giorno per il Pd..."

Così Bersani aveva spiegato l'incontro in corso con i legali di Vannacci, per dibattere sulla possibilità di una querela nei confronti dell'ex segretario del Pd nei passati giorni aveva accusato di "agghiacciante leggerezza" la gestione del caso di Vannacci, ovvero la sua elezione a consigliere della Regione Toscana per poi scoprire successivamente la sua condanna definitiva per uno stupro di minorenne.

Bersani aveva quindi accennato alla possibilità di una querela, e che le decisioni sarebbero state prese congiuntamente col partito. E così è stato, perché oggi la querela contro Vannacci pare sia stata presentata ufficialmente.

"Quelle di Bersani sono accuse gravissime." ha dichiarato l'avvocato di Vannacci, Vittorio Manes. "Di una gravità tale da essere potenzialmente diffamatorie. Vannacci ha sempre detto la verità. Non ha mai fatto nulla di male dal punto di vista legale. E adesso è stato ingiustamente offeso da Bersani. Bersani dovrebbe chiedere scusa. E non so se lo farà daremo seguito alla querela."

Al momento non si sa ancora quale sia la richiesta di risarcimento danni, ma l'avvocato ha fatto sapere che "Vannacci è innocente. Chiederemo le scuse di Bersani e una forte cifra per risarcire i danni subiti da Vannacci."

La querela contro Vannacci arriva dopo che il coordinatore campano del Pd, Francesco Boccia, aveva suggerito la possibilità di una richiesta di espulsione dal partito nei confronti dell'ex segretario. "La scelta di Bersani è personalistica, e il Pd non c'entra." ha detto Boccia. "Il Pd è il partito che ha sospeso Vannacci ancora prima dell'inizio del processo. Bersani non ha fatto altro che rompere le uova nel paniere al partito."

Insomma, pare proprio che la querela di Vannacci contro Bersani sia solo l'ultimo capitolo di una vicenda che pare non volersi mai concludere.