Vi ricordate quando abbiamo parlato della rapina avvenuta all'inizio dell'anno a Milano? Ecco, dimentichiamola, perché questa volta la posta in gioco è molto più alta.
Scena del crimine: Parigi, quartiere chic. Teatro del misfatto: la boutique Chanel di Rue Saint-Honoré. Bottino: milioni di euro. Sospettati: due uomini armati di pistola.
Ma andiamo con ordine. Era un caldo pomeriggio di settembre quando questi due gentiluomini, elegantissimi con tanto di mascherine, sono entrati nella boutique. "Buongiorno! Siamo qua per fare acquisti" hanno detto, come se niente fosse. Poi, una volta dentro, hanno estratto le loro armi e hanno minacciato il personale.
E così, i nostri due rapinatori hanno fatto razzia di orologi, gioielli e borse. E per fare le cose con stile, hanno persino offerto al personale un bicchiere d'acqua. "Prendetevela comoda, non abbiamo fretta" hanno detto. "Dopotutto, siamo a Parigi!"
La polizia è arrivata sul posto poco dopo, ma i rapinatori erano già scappati. Sono riusciti a far perdere le loro tracce e al momento rimangono ignoti.
Secondo alcune fonti, il bottino ammonterebbe a circa 5 milioni di euro. Non male, vero? Ma la cosa che più mi ha stupita non è il valore dei gioielli, bensì la gentilezza dei rapinatori. Chi l'avrebbe mai detto che anche i rapinatori potessero essere delle persone gentili e premurose?
Questa storia ci insegna che non bisogna mai giudicare un libro dalla copertina. E soprattutto che a Parigi, anche la criminalità è chic.