Richeldi: È tutto un ‘OPS... pardon, ho sbagliato!




In questo articolo, il professor Richeldi ci racconta la sua esperienza personale con gli errori in medicina e come questi possono trasformarsi in opportunità di crescita.
Gli errori in medicina sono un tema molto delicato e spesso tabù. Tuttavia, sono una parte inevitabile della pratica medica e possono rappresentare un’opportunità di apprendimento e miglioramento.
Il professor Luca Richeldi, direttore della Pneumologia dell’Ospedale Universitario Policlinico Gemelli di Roma, ha condiviso con noi la sua esperienza personale con gli errori in medicina.
“In tutta la mia carriera, ho commesso molti errori. Alcuni sono stati piccoli e senza conseguenze, mentre altri hanno avuto un impatto più significativo sui miei pazienti.”
Richeldi ricorda un caso particolare in cui ha sbagliato a prescrivere un farmaco a un paziente. “È stato un errore grave che avrebbe potuto avere conseguenze potenzialmente fatali”, afferma.
“Mi sono sentito in colpa e ho pensato di aver fallito come medico. Ma poi ho capito che l’errore era dovuto a una disattenzione momentanea e che avrei potuto evitarlo se avessi prestato più attenzione.”
Da quell’esperienza, Richeldi ha imparato l’importanza di controllare due volte i farmaci prima di somministrarli e di chiedere aiuto ai colleghi quando ne ha bisogno.
“Gli errori in medicina sono inevitabili, ma possiamo imparare da essi e diventare medici migliori”, afferma.
“La cosa più importante è essere onesti con se stessi e con i nostri pazienti sugli errori che commettiamo. Solo così possiamo evitare che si ripetano in futuro.”
Richeldi sottolinea anche l’importanza di avere un ambiente di lavoro collaborativo in cui gli errori possano essere discussi apertamente e senza paura di ritorsioni.
“In un ambiente di questo tipo, gli errori diventano un’opportunità di apprendimento per tutti. E questo alla fine porta a una migliore assistenza ai pazienti.”
Richeldi conclude dicendo che gli errori in medicina sono una parte della vita e che non dovremmo vergognarci di commetterli. “L’importante è imparare da essi e diventare medici migliori.”