Richeldi: un tesoro leggero da scoprire




Quante volte ci siamo trovati a dover spiegare il nostro lavoro, la nostra professione. Magari anche tu, come me, hai pensato a quanto fosse complicato farlo e, a volte, quasi impossibile. Lo so, però, che quando si riesce a far breccia e a far capire veramente, a comunicare agli altri quello che fai nella vita, allora è una bella soddisfazione.

La vita di ognuno di noi è fatta di momenti di lavoro, di relax, di divertimento, di impegno, di famiglia, di amici… e tutto questo, con il tempo, crea una miscela speciale che fa di noi delle persone uniche e irripetibili: è questo che ci rende esistibili agli occhi degli altri. Quando poi la vita ti porta a dover raccontare un po’ di te, una parte essenziale di questo racconto è senz’altro la tua attività lavorativa.

Io sono un medico, pneumologo per la precisione: mi occupo di curare malattie che colpiscono i polmoni e le vie respiratorie. E lo faccio con grande passione e dedizione.

Mi ricordo ancora quando ero studente di medicina: ero affascinato dalla complessità del corpo umano, da come ogni organo funzioni in modo perfetto, in armonia con tutti gli altri. E proprio perché ero così appassionato, non vedevo l’ora di poter mettere in pratica tutto quello che stavo studiando.

Dopo la laurea, ho iniziato a lavorare in ospedale e lì ho capito che la medicina non era solo una questione di teoria e di conoscenze scientifiche, ma anche di empatia, di ascolto, di comprensione. Ho imparato che il medico non è solo colui che cura, ma anche colui che accompagna, che sostiene, che aiuta il paziente a ritrovare la sua salute e il suo benessere.

Negli anni, ho avuto la fortuna di incontrare tanti pazienti, ognuno con la sua storia, le sue paure, le sue speranze. Ho imparato a guardare oltre la malattia, a vedere la persona che c’è dietro, a capire le sue esigenze e a rispettare le sue scelte.

Oggi, sono orgoglioso di essere un medico e di poter mettere le mie competenze al servizio dei miei pazienti. So che il mio lavoro non è sempre facile, ma è un lavoro che mi dà tante soddisfazioni.

E allora, se qualcuno mi chiede di spiegargli il mio lavoro, io gli racconto la storia di un tesoro leggero, un tesoro che custodisco dentro di me e che condivido ogni giorno con i miei pazienti.