Rivalutazione Pensioni Gennaio 2025: Tutte le novità da sapere




È giunto il momento di prepararsi alla rivalutazione delle pensioni attesa per gennaio 2025. Questa operazione, che avviene periodicamente, comporta un aumento degli importi mensili erogati ai pensionati per adeguarsi all'inflazione e al costo della vita. Ecco una guida completa su tutto ciò che c'è da sapere sulla rivalutazione pensioni di gennaio 2025, dalle tempistiche al calcolo degli aumenti.

Tempistiche della rivalutazione

La rivalutazione delle pensioni per l'anno 2025 avverrà a partire dal mese di gennaio 2025. Gli aumenti saranno applicati d'ufficio su tutte le pensioni in pagamento, senza che i pensionati debbano presentare alcuna domanda.

Modalità di calcolo dell'aumento

L'aumento delle pensioni viene calcolato sulla base del tasso di inflazione registrato nell'anno precedente. Per il 2025, l'indice provvisorio di rivalutazione è stato fissato allo 0,8%. Ciò significa che le pensioni subiranno un aumento dell'0,8% rispetto all'importo lordo attualmente in pagamento.

Importi dell'aumento

L'importo dell'aumento varia in base all'importo della pensione lorda. Per le pensioni fino a quattro volte il trattamento minimo INPS, l'aumento sarà dello 0,8%. Per le pensioni superiori a quattro volte il trattamento minimo INPS, l'aumento sarà invece dello 0,5%.

Esempio di calcolo dell'aumento

Supponiamo che una pensione lorda attuale sia di 1.000 euro. Con la rivalutazione dello 0,8%, l'importo lordo aumenterà di 8 euro, passando a 1.008 euro.

Pensioni minime

Per le pensioni minime, è previsto un aumento più consistente rispetto alle altre pensioni. Per il 2025, l'aumento delle pensioni minime sarà del 2,2%.

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La rivalutazione delle pensioni di gennaio 2025 rappresenta un adeguamento necessario per fronteggiare l'aumento del costo della vita. Gli aumenti saranno applicati d'ufficio su tutte le pensioni in pagamento, senza che i pensionati debbano presentare alcuna domanda. Per maggiori informazioni e dettagli sui nuovi importi, si consiglia di consultare il sito web dell'INPS o di rivolgersi al proprio patronato di riferimento.