Il nuovo governo sta valutando l'introduzione di una nuova "rottamazione" delle cartelle esattoriali, la cosiddetta "rottamazione quinquies". Questa misura consentirebbe ai contribuenti di definire i propri debiti con l'Agenzia delle Entrate con uno sconto sulle sanzioni e sugli interessi, oltre alla possibilità di rateizzare il pagamento.
La rottamazione quinquies riguarderebbe le cartelle emesse dal 2000 al 2023 e prevederebbe uno sconto del 90% sulle sanzioni e dell'80% sugli interessi. Inoltre, i contribuenti potrebbero pagare il debito residuo in un massimo di 120 rate mensili.
L'obiettivo dichiarato della misura è quello di aiutare i contribuenti in difficoltà e di ridurre l'enorme mole di cartelle esattoriali ancora pendenti. Secondo le stime del governo, la rottamazione quinquies potrebbe interessare circa 20 milioni di cartelle per un valore complessivo di oltre 100 miliardi di euro.
La proposta di rottamazione quinquies ha suscitato reazioni contrastanti. Da un lato, molte associazioni di categoria e sindacati hanno accolto con favore la misura, ritenendola un'opportunità per i contribuenti di regolarizzare la propria posizione fiscale in modo agevolato. Dall'altro lato, alcuni esperti hanno espresso preoccupazione per l'ennesimo condono fiscale, che potrebbe creare un precedente dannoso e disincentivare il rispetto delle scadenze fiscali.
In ogni caso, la rottamazione quinquies è ancora in fase di definizione e non è chiaro se sarà effettivamente approvata. Il governo dovrà valutare attentamente i pro e i contro della misura prima di prendere una decisione definitiva.
Nel frattempo, i contribuenti che hanno cartelle esattoriali in sospeso possono valutare la possibilità di aderire alla "rottamazione quater", che scade il 30 aprile 2023. Questa misura prevede condizioni più restrittive rispetto alla rottamazione quinquies, ma consente comunque di ottenere uno sconto sulle sanzioni e sugli interessi.