Tutto è iniziato con le dichiarazioni del ministro dell'Interni, che ha criticato apertamente il capo dello Stato per la sua posizione sull'immigrazione.
Mattarella aveva infatti affermato che "l'Italia ha il dovere di salvare vite umane" e che "non si possono chiudere i porti".
Salvini, invece, ha ribattuto che "l'Italia non può continuare a essere il campo profughi dell'Europa" e che "bisogna difendere i nostri confini".
Il botta e risposta è stato molto duro, tanto che alcuni commentatori hanno parlato di "scontro istituzionale senza precedenti".Solo il tempo dirà quali saranno le conseguenze di questo scontro.
Tuttavia, è chiaro che si tratta di una pagina nera nella storia della nostra Repubblica.
Una pagina che non può essere scritta senza il ruolo di Matteo Salvini, un leader che ha fatto della provocazione e dell'attacco personale la sua arma politica.
In un momento in cui il Paese ha bisogno di unità e di stabilità, Salvini sta facendo esattamente il contrario: sta dividendo gli italiani e minando la fiducia nelle istituzioni.
È un gioco pericoloso, che rischia di avere conseguenze molto gravi.
Salvini dovrebbe fare un passo indietro e ristabilire la calma e la concordia nel Paese.
Altrimenti, sarà lui il responsabile dei danni che questo scontro potrebbe causare.