Samhain: la notte in cui il velo si assottiglia
Oh, Samhain, notte magica, quando il confine tra il mondo dei vivi e quello dei morti si assottiglia. Il velo che li separa diventa quasi trasparente, permettendo agli spiriti di vagare liberamente tra i mortali.
Nella tradizione celtica, Samhain era la festa che segnava l'inizio del nuovo anno e il passaggio dalla metà luminosa dell'anno a quella oscura. Si celebrava il 31 ottobre, e la sua eredità è ancora viva in molte culture, comprese le nostre, con la festa di Halloween.
La notte di Samhain era considerata un momento di transizione, di cambiamento. Era un momento per lasciar andare il passato e accogliere il nuovo. Si accendevano falò per illuminare la strada agli spiriti, che si credeva tornassero a casa per visitare i loro cari. Si banchettava e si raccontavano storie, mentre si aspettava l'arrivo dei morti.
Era anche una notte in cui il mondo magico si apriva ai mortali. Si credeva che le fate e altre creature soprannaturali fossero particolarmente attive in questa notte, e che potessero essere sia benevole che pericolose.
Ma soprattutto, Samhain era una notte di rispetto e commemorazione dei defunti. Le persone visitavano le tombe dei loro cari, lasciando offerte e preghiere. Onorare i morti era essenziale per mantenere l'equilibrio tra il mondo dei vivi e quello dei morti.
Nel mondo moderno, Samhain è ancora una notte speciale per molti. È un momento per riflettere sulla vita e sulla morte, per ricordare coloro che sono passati e per celebrare il ciclo della vita. È una notte in cui il confine tra il mondo dei vivi e quello dei morti si assottiglia, e in cui tutto è possibile.