Santa Anna, madre della Vergine Maria, è venerata a Napoli fin dal Medioevo. Secondo la leggenda, la sua effigie fu portata in città da Costantinopoli nel IX secolo da San Gregorio Magno, che la consegnò al vescovo di Napoli. Da allora, Santa Anna è diventata la patrona della città e la sua festa, il 26 luglio, è una delle più celebrate in Campania.
Ma chi era davvero Santa Anna? La storia ci racconta che era una donna pia, moglie di San Gioacchino. La coppia, nonostante fosse sterile, riuscì miracolosamente ad avere una figlia, Maria, che sarebbe diventata la madre di Gesù. Anna è spesso raffigurata con una bambina in braccio, a simboleggiare la fertilità e la maternità.
La devozione a Santa Anna a Napoli è profondamente radicata nella tradizione popolare. Si narra che durante una peste nel Medioevo, la santa apparve in sogno a una giovane donna e le indicò il luogo dove scavare per trovare una statua miracolosa. La guarigione degli ammalati che ne seguì rafforzò la fede dei napoletani in Santa Anna.
La figura di Santa Anna rappresenta la maternità, la fertilità e la protezione divina. È una santa a cui i napoletani si rivolgono con grande devozione nei momenti di bisogno, confidando nella sua intercessione presso Dio.
Vi invito, cari lettori, a scoprire di più su questa affascinante santa e sulla sua profonda influenza sulla storia e sulla cultura di Napoli. Che la sua benedizione sia sempre con voi!