Era una ragazza di campagna, nata nel 1890 in una famiglia povera. La sua vita fu breve, ma la sua storia è una testimonianza di fede, coraggio e perdono.
I suoi genitori erano contadini, e lei lavorava nei campi sin da piccola. Era una bambina allegra e gentile, sempre pronta ad aiutare gli altri.
All'età di 11 anni, Maria fu uccisa da un vicino di casa, Alessandro Serenelli. Alessandro aveva già tentato di violentarla in passato, ma lei aveva sempre resistito. Quel giorno, però, la trovò sola in casa e la aggredì di nuovo.
Maria si difese con tutte le sue forze, ma Alessandro era più forte di lei. La colpì con un pugnale e la ferì a morte.
Prima di morire, Maria perdonò il suo assassino, dicendo: "Ti perdono, Alessandro. Non voglio che tu vada all'inferno".
Alessandro rimase profondamente colpito dalle sue parole. Si pentì del suo crimine e passò il resto della sua vita in prigione, pregando per il perdono di Dio.
Maria Goretti fu canonizzata nel 1950. È la patrona delle ragazze, delle vittime di abusi e dei giovani.
La sua storia è un esempio di come il perdono può trionfare anche sul più terribile dei crimini. Ci insegna che l'amore è più forte dell'odio e che la speranza può sempre vincere sulla disperazione.
Preghiamo per intercessione di Santa Maria Goretti, affinché ci aiuti a perdonare i nostri nemici, a superare le nostre difficoltà e a vivere una vita piena di fede e di amore.