Santo Versace: l'uomo che ha salvato il marchio
Di Santo Versace si è scritto e detto molto. Fratello di Gianni, mitico stilista ucciso da Andrew Cunanan a Miami nel 1997, Santo è stato il sostegno della famiglia e l'artefice del rilancio dell'azienda di famiglia.
Il suo contributo al mondo della moda è stato determinante, portando il marchio Versace ad essere uno dei più importanti a livello mondiale.
Nonostante il successo, Santo è rimasto sempre umile e riservato, lontano dai riflettori. Un uomo semplice, che ha dedicato la sua vita alla famiglia e al lavoro. Figlio di un sarto calabrese che aveva lasciato il Sud Italia per raggiungere Milano, Santo ereditarà dallo zio l'amore per la moda.
Sin da giovane, infatti, lavorerà nell'azienda di famiglia, fondata nel 1978 dal fratello Gianni. Sarà proprio Santo a convincere i fratelli Gianni e Donatella ad utilizzare quel noto simbolo della Medusa, che sarà poi il perno dell'immaginario del brand.
Di lui si dice che fosse un uomo preciso e pragmatico, colui che badava ai conti puntualmente, mentre gli altri si concentravano sulla creatività. Ma Santo non era solo un contabile: era anche un fine stratega, capace di prendere decisioni difficili nei momenti chiave.
Dopo la tragica scomparsa di Gianni, Santo prenderà in mano le redini del marchio, insieme alla sorella Donatella.Insieme, riusciranno a mantenere in vita l'eredità del fratello, facendo diventare Versace una delle maison più importanti al mondo.
Santo Versace è stato un uomo straordinario, che ha dedicato la sua vita alla famiglia e al lavoro. Un esempio di imprenditore di successo, ma anche di uomo umile e riservato. La sua scomparsa, avvenuta il 15 giugno 2018, ha lasciato un vuoto incolmabile nel mondo della moda.