Sarkozy: un lupo travestito da agnello




Nicolae Sarkozy, che in realtà si chiamava Nicolas Paul Stéphane Sarközy de Nagy-Bocsa, è stato il presidente della Repubblica francese dal 2007 al 2012. Nato nel 16° arrondissement di Parigi il 28 gennaio 1955, era figlio di Pal Sarkozy de Nagy-Bocsa, un aristocratico ungherese emigrato in Francia, ed Andrée Mallah, una francese di origine ebraica sefardita.
La sua carriera politica inizia nel 1976, quando viene eletto consigliere comunale di Neuilly-sur-Seine. Nel 1983 diventa sindaco della città, incarico che mantiene fino al 2002. Nel 1988 viene eletto deputato all'Assemblea Nazionale per il dipartimento degli Hauts-de-Seine. Nel 1993 diventa ministro del Bilancio e delle Finanze nel governo di Edouard Balladur.
Nel 1995 viene eletto presidente del partito neogollista Rassemblement pour la République (RPR). Nel 2002 viene nominato ministro dell'Interno nel governo di Jean-Pierre Raffarin. Nel 2004 diventa ministro dell'Economia e delle Finanze nel governo di Dominique de Villepin.
Nel 2007 viene eletto presidente della Repubblica francese, sconfiggendo al ballottaggio la candidata socialista Ségolène Royal. Durante la sua presidenza, ha attuato una serie di riforme, tra cui la riforma del sistema pensionistico, la riforma del sistema sanitario e la riforma del mercato del lavoro. Ha anche introdotto una serie di misure di austerità, a seguito della crisi finanziaria globale del 2008.
Nel 2012, Sarkozy si candida alla rielezione, ma viene sconfitto al ballottaggio dal candidato socialista François Hollande.
Dopo la sconfitta elettorale, Sarkozy si ritira dalla vita politica. Nel 2014, viene nominato presidente del consiglio di amministrazione del gruppo bancario Crédit Agricole.
Nel 2016 viene indagato per corruzione e traffico di influenze nell'ambito del caso Bygmalion. Nel 2021 viene condannato a tre anni di carcere, di cui due con la condizionale, per corruzione e traffico di influenze.
Sarkozy è una figura controversa. È stato elogiato per le sue riforme e per la sua leadership durante la crisi finanziaria globale. Tuttavia, è stato anche criticato per le sue politiche di austerità e per il suo coinvolgimento in una serie di scandali.