Nel gennaio 2012, il mondo è stato testimone di una delle più grandi tragedie marittime della storia recente: l'affondamento della Costa Concordia. Al timone di questa nave sfortunata c'era il capitano Francesco Schettino, un uomo che sarebbe diventato tristemente famoso per la sua arroganza e la sua irresponsabilità.
Schettino, nato a Castellammare di Stabia nel 1960, iniziò la sua carriera in mare all'età di 19 anni. Dopo aver navigato per diverse compagnie crocieristiche, nel 2006 fu assunto dalla Costa Crociere, dove gli venne affidata la Costa Concordia, una delle navi da crociera più grandi e lussuose al mondo.
Il 13 gennaio 2012, la Costa Concordia salpò da Civitavecchia per una crociera di sette giorni nel Mediterraneo. A bordo c'erano oltre 4.200 persone, tra passeggeri ed equipaggio. Schettino, che aveva il comando della nave, decise di effettuare un "inchino" all'isola del Giglio, nonostante fosse una manovra non autorizzata e potenzialmente pericolosa.
Mentre la nave si avvicinava all'isola, Schettino perse il controllo e la Costa Concordia colpì una secca, aprendo una falla nello scafo. L'acqua cominciò a entrare nella nave in modo incontrollabile, causando l'interruzione di corrente e il danneggiamento dei sistemi di emergenza.
Schettino, invece di rimanere sulla nave e dirigere le operazioni di evacuazione, abbandonò la nave con una scialuppa di salvataggio, lasciando a bordo oltre 1.000 passeggeri ancora intrappolati. Il suo comportamento suscitò indignazione e rabbia in tutto il mondo, e gli valse il soprannome sprezzante di "Capitano Codardo".
Alla fine, tutte le persone a bordo della Costa Concordia furono salvate, ma 32 persone persero la vita. Schettino fu arrestato e accusato di omicidio colposo plurimo, abbandono del comando e danni ambientali. Nel 2013 fu condannato a 16 anni di carcere, una sentenza confermata dalla Corte d'Appello nel 2017. Schettino sta attualmente scontando la sua pena nel carcere di Rebibbia, a Roma.
La tragedia della Costa Concordia ha sollevato importanti interrogativi sulla sicurezza marittima e sulla responsabilità dei comandanti delle navi. Ha anche gettato una luce negativa sulla figura del capitano Francesco Schettino, un uomo che ha dimostrato una totale mancanza di professionalità e di senso di responsabilità.