Sciopero 18 luglio 2024: il diritto di protestare




In un'epoca in cui le voci dei lavoratori sembrano sempre più soffocate dal frastuono della macchina capitalistica, lo sciopero del 18 luglio 2024 si erge come un grido di resistenza e dignità.

Come lavoratori, abbiamo il diritto di difendere i nostri diritti fondamentali. Il diritto a un equo salario, a condizioni di lavoro sicure e a una vita dignitosa. E quando questi diritti vengono calpestati, abbiamo il diritto di protestare.

Lo sciopero non è una scelta facile. Significa sacrificare il nostro reddito e affrontare potenziali ritorsioni. Ma a volte, è l'unico modo per far sentire la nostra voce. È l'unico modo per dimostrare ai nostri datori di lavoro che non siamo solo numeri, ma esseri umani con bisogni e desideri.

Il potere della solidarietà

Lo sciopero del 18 luglio non è solo una questione di salari o condizioni di lavoro. È una questione di solidarietà. Quando ci uniamo come lavoratori, diventiamo una forza potente che non può essere ignorata.

In questo sciopero, non siamo soli. C'è una lunga storia di lavoratori che hanno combattuto per i loro diritti e che hanno vinto. E noi faremo lo stesso.

La nostra richiesta: essere ascoltati

  • Vogliamo salari equi che ci permettano di mantenere le nostre famiglie.
  • Vogliamo condizioni di lavoro sicure che proteggano la nostra salute e il nostro benessere.
  • Vogliamo rispetto da parte dei nostri datori di lavoro, che ci trattino come persone, non come merci.

Il nostro messaggio ai datori di lavoro

Il 18 luglio 2024, ci fermeremo. Non lavoreremo. Non produrremo profitti per voi.

Invece, ci faremo sentire. Protesteremo nelle strade, mostreremo la nostra forza e il nostro numero.

Non ci arrenderemo finché non saremo ascoltati. Finché non conquisteremo i diritti che ci spettano.

Un invito all'azione

A tutti i lavoratori: unitevi a noi il 18 luglio. Unisciti allo sciopero. Facciamo sentire la nostra voce. Dimostriamo ai nostri datori di lavoro che non siamo più disposti a essere sfruttati.

Il 18 luglio non sarà solo una protesta. Sarà un momento storico in cui i lavoratori si uniranno per rivendicare i loro diritti. Sarà un giorno in cui faremo la differenza e costruiremo un futuro migliore per noi stessi e per le generazioni a venire.

"Se non lotti per quello in cui credi, cosa vale la pena combattere?"