Simone Barlaam




Gli ateniesi erano famosi per la loro eloquenza. E Simone Barlaam, o Barlaamo, era nato proprio ad Atene. Nonostante fosse nato in Grecia, Barlaam era un monaco ortodosso italiano, famoso per le sue missioni diplomatiche presso la corte papale di Avignone nel XIV secolo. I diplomatici dell'epoca erano come gli ambasciatori di oggi, ma dovevano essere molto più istruiti e astuti.
Barlaam era un uomo dalla mente acuta, brillante e versatile, con una padronanza della filosofia e della teologia bizantina. Era anche un profondo conoscitore sia della lingua greca che di quella latina. Possedeva una biblioteca personale di grande valore, che rifletteva la sua vasta erudizione. Al di là delle sue conoscenze accademiche, Barlaam era anche un uomo affascinante, con un talento naturale per il networking e la diplomazia.
Nel 1339, l'imperatore bizantino Andronico III Paleologo inviò Barlaam in missione presso papa Benedetto XII ad Avignone. Il compito di Barlaam era quello di negoziare un'unione tra la Chiesa ortodossa orientale e la Chiesa cattolica romana. Si trattava di un compito difficile, dato che le due Chiese erano divise su questioni teologiche e diplomatiche da secoli. Barlaam accettò l'incarico con entusiasmo, vedendolo come un'opportunità per promuovere la comprensione e l'unità tra Oriente e Occidente.
Arrivò ad Avignone nel 1339 e rimase per diversi anni, lavorando instancabilmente per cercare di unire le due Chiese. Fu durante il suo soggiorno in Francia che Barlaam incontrò Francesco Petrarca, un famoso poeta e umanista italiano. I due uomini divennero amici e collaborarono a diversi progetti intellettuali. Barlaam insegnò a Petrarca il greco, mentre Petrarca introdusse Barlaam alla cultura e alla letteratura dell'Italia rinascimentale.
Nonostante i suoi sforzi, Barlaam non riuscì a portare a termine l'unione tra le due Chiese. Tuttavia, la sua missione ad Avignone fu comunque un successo. Contribuì a promuovere la comprensione e il rispetto reciproco tra le due Chiese. Inoltre, le sue interazioni con Petrarca e altri intellettuali italiani ebbero un impatto significativo sullo sviluppo del Rinascimento italiano.
Barlaam fu un uomo di grande intelligenza, diplomazia e cultura. Era un pioniere del dialogo interculturale e un promotore della comprensione e dell'unità. Lasciò un'eredità duratura nel mondo della diplomazia, della teologia e dell'umanesimo. E anche se non riuscì a unire le due Chiese, contribuì a gettare le basi per un futuro dialogo e cooperazione.