La storia di Simone Biles è una potente testimonianza dell'importanza della salute mentale nello sport e nella vita. Ci insegna che anche gli atleti più straordinari possono lottare con ansia, depressione e altre difficoltà. Ci ricorda che la prestazione non è l'unico metro di giudizio del valore di una persona.
La scelta di Simone Biles ha ispirato atleti di tutto il mondo a parlare apertamente della propria salute mentale. Ha aperto un dialogo che era stato a lungo trascurato. Ha dimostrato che è possibile essere forti sia fisicamente che mentalmente e che i due aspetti sono indissolubilmente legati.
La storia di Simone Biles ci offre una lezione preziosa: nella ricerca dell'eccellenza sportiva non dobbiamo mai perdere di vista l'importanza del benessere mentale. Dovremmo incoraggiare gli atleti a parlare dei loro problemi, a cercare aiuto quando ne hanno bisogno e a prendersi cura della propria salute mentale tanto quanto si prendono cura del proprio corpo.
Ricordiamoci che dietro ogni medaglia e ogni trofeo c'è una persona che merita rispetto, comprensione e sostegno, indipendentemente dai risultati raggiunti. La vera vittoria risiede nella salute fisica e mentale di tutti gli atleti, non solo di quelli che salgono sul podio.