Era una bella giornata di sole e io stavo tornando a casa dal lavoro. Avevo voglia di fare due passi e così decisi di fermarmi al parco a leggere un libro. Mi sedetti su una panchina all'ombra di un grande albero e iniziai a leggere. Dopo un po' di tempo, alzai lo sguardo e vidi che davanti a me c'era un bambino che mi guardava. Mi sorrise e io gli sorrisi di rimando. Il bambino si avvicinò a me e mi chiese se potevo leggergli una storia dal suo libro. Acconsentii e iniziai a leggere la storia di "Cappuccetto Rosso".
Il bambino ascoltava attentamente e ogni tanto mi faceva delle domande sulla storia. Quando finii di leggere, il bambino mi ringraziò e mi disse che gli era piaciuta molto la storia. Poi mi chiese se potevamo giocare insieme. Acconsentii e giocammo per un po'. Corremmo, saltammo e ridemmo. Ci divertimmo moltissimo.
Dopo un po' di tempo, il bambino mi disse che doveva andare a casa. Mi dispiacque che se ne andasse, ma sapevo che dovevo tornare a casa anche io. Salutammo e io tornai alla mia lettura. Lessi ancora per un po', poi mi alzai e iniziai a camminare verso casa. Mentre camminavo, pensai al bambino che avevo incontrato. Era stato un incontro piacevole e mi aveva fatto dimenticare tutti i problemi della giornata.
Quando arrivai a casa, mi sentii molto meglio. Ero più rilassato e felice. Mi resi conto che avevo bisogno di passare più tempo all'aria aperta e godermi la natura. Avevo bisogno di circondarmi di persone positive e gentili. E avevo bisogno di dedicare più tempo a fare le cose che mi facevano stare bene.
Quell'incontro con il bambino mi aveva fatto capire tante cose. Mi aveva fatto capire che non ero solo e che c'erano ancora persone buone nel mondo. Mi aveva fatto capire che dovevo essere più grato per quello che avevo e che dovevo godermi ogni momento della mia vita.
Grazie, bambino, per avermi fatto capire tutto questo. Sei stato un vero dono.