Chiunque abbia mai viaggiato in autostrada attraverso il Passo del San Gottardo sa bene che lo stau è un incubo ricorrente. E soprattutto in questi giorni, con l'aumento del traffico turistico, la situazione è diventata insostenibile.
Io stesso, proprio la scorsa settimana, ho impiegato quasi tre ore per percorrere i pochi chilometri che separano Airolo da Göschenen. E non sono stato l'unico: la coda di auto si snodava per chilometri, e i clacson impazziti suonavano senza sosta.
Ma perché si crea sempre tutto questo stau al Gottardo? I motivi sono molteplici. Innanzitutto, il valico è un importante snodo tra nord e sud Europa, e quindi il traffico è sempre intenso.
Inoltre, la strada è spesso soggetta a chiusure o rallentamenti per lavori di manutenzione o per incidenti. E poi, ovviamente, c'è il problema dei camion, che in certe ore della giornata occupano gran parte della carreggiata.
Ma non è solo la lunghezza delle code a essere esasperante. È anche il tempo che si perde nell'attesa. Ore e ore di viaggio sprecate, che potrebbero essere utilizzate per fare altro.
Non c'è dubbio che lo stau al Gottardo sia un problema serio. E non solo per i viaggiatori, ma anche per l'economia della regione. Dopotutto, il turismo è una delle principali fonti di reddito del Canton Ticino.
Cosa si può fare per risolvere questo problema? Le soluzioni sono difficili da trovare. Si potrebbero ampliare le carreggiate, ma questo richiederebbe ingenti investimenti e tempi lunghissimi.
Si potrebbero anche limitare i transiti dei camion in certe ore della giornata, ma questo andrebbe a danno delle imprese di trasporto. Oppure si potrebbe introdurre una tassa sul traffico, ma questa soluzione non sarebbe molto popolare.
Insomma, il problema dello stau al Gottardo è complesso e non ha soluzioni facili. Ma una cosa è certa: bisogna fare qualcosa, perché la situazione attuale è diventata insostenibile.
Nel frattempo, non resta che armarsi di pazienza. E sperare che il prossimo viaggio attraverso il Gottardo sia un po' più scorrevole.