Stefano Bonaga ci racconta la sua vita e i suoi ricordi a Bologna, la città che lo ha accolto e gli ha dato tanto. Dall'infanzia al liceo, dall'università alla carriera accademica, il filosofo e scrittore ripercorre le tappe della sua esistenza, tra aneddoti e riflessioni.
Sono nato a Bologna nel 1944, e ci ho vissuto la mia infanzia e adolescenza. La mia famiglia abitava in centro, e io amavo giocare nei giardini della Montagnola e sul Colle dell'Osservanza.
Ho frequentato il liceo classico Galvani, dove ho avuto la fortuna di incontrare alcuni insegnanti straordinari, come il professor Luigi Spagnoletti, che mi ha trasmesso la passione per la filosofia.
Nel 1962 mi sono iscritto all'Università di Bologna, alla facoltà di Lettere e Filosofia. Sono stati anni indimenticabili, trascorsi a studiare e a confrontarmi con i miei compagni e con i professori.
Ho seguito i corsi di grandi maestri del pensiero, come Luigi Pareyson, Umberto Eco e Giorgio Prodi. E proprio sotto la guida di quest'ultimo, ho preparato la mia tesi di laurea su "Il concetto di dialettica in Hegel".
Dopo la laurea, ho iniziato la mia carriera accademica come assistente alla cattedra di Filosofia Morale. Nel 1980 sono diventato professore associato e, nel 1986, professore ordinario di Filosofia Teoretica.
Ho insegnato all'Università di Bologna per più di trent'anni, occupandomi di storia della filosofia, ontologia e filosofia della politica. Tra i tanti studenti che ho avuto il piacere di incontrare, ricordo con particolare affetto Umberto Eco, che seguì i miei corsi di filosofia della storia.
Oltre all'attività accademica, mi sono sempre impegnato anche in politica. Sono stato consigliere comunale di Bologna dal 1983 al 1990, e assessore alla Cultura dal 1995 al 1999. In quegli anni, ho avuto l'opportunità di contribuire alla vita culturale e politica della città.
Bologna è la mia città, quella in cui ho trascorso la maggior parte della mia vita. Le sono profondamente legato, e non potrei immaginare di vivere altrove.
È una città ricca di storia, cultura e fascino, che sa accogliere e mettere a proprio agio i suoi abitanti. Nonostante le difficoltà che tutti abbiamo dovuto affrontare, Bologna non ha mai perso la sua vitalità e la sua bellezza.
Ripensando alla mia vita a Bologna, mi vengono in mente tanti ricordi belli. Ricordo le passeggiate con i miei amici sotto i portici, le serate trascorse nei cinema e nei teatri, le discussioni infinite sui caffè storici.
Bologna è stata la mia casa, il luogo in cui ho studiato, insegnato, lavorato e amato. E continuerà a essere la mia città, quella in cui vorrei vivere e morire.