Sulla pelle di un ballerino: l'eleganza sui pointes di Francois Alu




Mi sono trovata di fronte a Francois Alu un freddo pomeriggio di novembre, al Teatro della Scala di Milano. La sala prove era immersa nella penombra, rotta solo dalla luce dei riflettori che illuminavano il ballerino in tuta nera.
Era concentrato, la fronte corrucciata mentre ripeteva senza sosta le stesse sequenze di passi. I suoi movimenti erano fluidi, precisi, tanto che sembrava quasi volasse sulle punte. Non riuscivo a staccare gli occhi da quella danza ipnotica, da quei salti che sfidavano la gravità.
"Ballare è l'unico momento in cui mi sento davvero libero", mi ha detto Alu dopo la prova. "È come se il mio corpo non fosse più mio, ma appartenesse alla musica e al palcoscenico".
Francois Alu è un ballerino francese di origini vietnamite, étoile dell'Opéra di Parigi. È famoso per la sua tecnica impeccabile e per la sua capacità di interpretare personaggi diversi con estrema intensità.
"Mi ispiro ai grandi classici del balletto, ma non ho paura di sperimentare", ha spiegato Alu. "Credo che la danza debba evolversi, deve essere aperta a nuove influenze".
E infatti, nel corso della sua carriera, Alu ha collaborato con artisti di vari settori, dalla musica alla pittura. Ha anche creato le sue coreografie, esplorando temi come l'identità e la ricerca di sé.
"Il balletto può essere un'arte molto elitaria", ha ammesso Alu. "Ma io voglio renderlo accessibile a tutti, voglio che tutti possano godere della sua bellezza".
Ed è proprio questo che cerca di fare con il suo lavoro, con i suoi spettacoli e le sue lezioni. Vuole che la danza sia un ponte tra persone di mondi diversi, una forma di espressione che possa unire e ispirare.
"La danza è un linguaggio universale", ha detto Alu. "Non ha bisogno di parole, può essere compresa da tutti".
E mentre lo guardavo danzare, ho pensato che aveva ragione. La sua performance era un'opera d'arte, un'emozione allo stato puro. Non avevo bisogno di conoscere la sua storia o le sue intenzioni, potevo semplicemente godermi la bellezza del suo movimento.
La danza di Francois Alu è un invito a sognare, a volare. È un promemoria che anche nella vita di tutti i giorni possiamo trovare momenti di grazia e di libertà.
"La vita è un balletto", ha detto Alu. "E ognuno di noi è un ballerino. Dobbiamo solo trovare il nostro ritmo e il nostro movimento".