Tacconi




Quando si parla di portieri, non si può non pensare a Stefano Tacconi. Un nome che ha fatto la storia del calcio italiano, indossando le maglie di Juventus, Inter e Nazionale.
Tacconi nasce a Perugia il 13 maggio 1957. Muove i primi passi nel calcio nella squadra della sua città, il Perugia, ma è alla Juventus che raggiunge l'apice della sua carriera. Arriva a Torino nel 1983 e rimane per sette stagioni, vincendo cinque scudetti, una Coppa Italia, una Coppa dei Campioni, una Supercoppa UEFA e una Coppa Intercontinentale.
Con la maglia bianconera, Tacconi diventa uno dei portieri più forti al mondo. È dotato di un'ottima tecnica, è reattivo e sicuro tra i pali. Diventa famoso anche per le sue uscite coraggiose, che spesso anticipano gli attaccanti avversari.
Nel 1990, dopo aver lasciato la Juventus, Tacconi passa all'Inter. Con i nerazzurri vince un'altra Coppa UEFA, portando il suo palmares internazionale a tre trofei.
Con la Nazionale, Tacconi disputa il Campionato del Mondo 1986 e 1990, ma è sempre stato il secondo di Walter Zenga. Nel 1991, decide di lasciare la Nazionale, dopo aver collezionato sette presenze.
Dopo l'esperienza all'Inter, Tacconi gioca ancora con Genoa, Bologna e Avellino, prima di ritirarsi nel 1994.
Terminata la carriera da calciatore, Tacconi diventa allenatore. Siede sulla panchina di Cesena, Livorno, Avellino e Bellaria, senza però ottenere grandi risultati.
Nel 2017, Tacconi viene colpito da un ictus che lo tiene per diversi mesi in coma. Si riprende lentamente, ma deve convivere con i postumi della malattia.
Tacconi resta comunque una leggenda del calcio italiano. È stato uno dei portieri più forti della sua generazione, e ha contribuito a scrivere la storia della Juventus e della Nazionale.