La sua storia inizia nell'infanzia. All'età di 10 anni, Tamberi perde il padre in un incidente stradale. Una tragedia che lo segna profondamente, ma che allo stesso tempo lo spinge a diventare più forte. Inizia a praticare l'atletica e ben presto si scopre il suo talento nel salto in alto.
Nel 2016, Tamberi è al culmine della sua carriera. È il numero uno al mondo e il favorito alle Olimpiadi di Rio de Janeiro. Ma a pochi giorni dalla gara, durante l'allenamento, si rompe la caviglia. È un infortunio grave che mette a rischio la sua carriera. Ma Tamberi non si arrende. Si sottopone a un intervento chirurgico e inizia una lunga e difficile riabilitazione.
Nonostante il dolore e le difficoltà, Tamberi non perde mai la speranza. Continua ad allenarsi, spinto dalla voglia di tornare a saltare. E dopo due anni di sacrifici, ce la fa. Nel 2018, Tamberi torna alle gare e vince la medaglia d'oro ai Campionati Europei. Un trionfo che vale più di qualsiasi medaglia.
La storia di Tamberi è una storia di coraggio, resilienza e determinazione. È una storia che insegna che non bisogna mai arrendersi, anche quando tutto sembra impossibile. Perché con tenacia e passione, tutto è possibile.
È una storia che ci ricorda che tutto è possibile, se ci crediamo davvero. E Tamberi ne è la prova vivente.
"Non importa quanto le cose siano difficili, non bisogna mai smettere di sognare. Perché anche quando tutto sembra impossibile, con tenacia e determinazione, tutto è possibile."
Gianmarco Tamberi