Nato in Guadalupa nel 1972, Thuram era un difensore dotato di un fisico potente e di una tecnica sopraffina. Ha giocato in alcune delle squadre più prestigiose del mondo, come la Juventus, l'Inter e il Barcellona, vincendo numerosi trofei.
Ma Thuram non era solo un grande giocatore. Era anche un uomo impegnato socialmente, che ha utilizzato la sua voce per lottare contro il razzismo e l'omofobia.Nel 1998, dopo che la Francia aveva vinto il Mondiale, Thuram ha rilasciato una dichiarazione divenuta celebre: "Non sono bianco. Sono nero. E sono francese". Con queste parole, Thuram ha lanciato una sfida al razzismo ancora molto diffuso nella società francese e nel mondo.
Non solo, Thuram ha fondato nel 2008 una fondazione che porta il suo nome, con l'obiettivo di promuovere l'uguaglianza e la diversità.Oltre alle sue battaglie sociali, Thuram è anche un intellettuale impegnato. Ha scritto numerosi libri su temi quali il razzismo, l'identità e l'educazione.
Un giorno, durante un'intervista, gli è stato chiesto cosa ne pensasse di un arbitro che aveva preso una decisione controversa. Thuram ha risposto: "Beh, non era il migliore arbitro. Era il peggior arbitro della storia del calcio. Ma non voglio parlare di lui. Non voglio dargli più importanza di quanta ne meriti".
La storia di Thuram è una storia di successo, impegno e determinazione. È una storia che ci ricorda che tutti possiamo fare la differenza, anche con le piccole cose. Thuram è un campione dentro e fuori dal campo, un esempio per tutti noi.
E voi, cari lettori, cosa ne pensate di Lilian Thuram? Condividete le sue battaglie sociali?